Traduzione del libro di v. zhuravel l atomo selvag

ВЕРА ЖУРАВЕЛЬ
VERA ZHURAVEL









ДИКИЙ АТОМ
20 ЛЕТ СПУСТЯ…

КНИГА ПЕРВАЯ



L’ATOMO SELVAGGIO
20 ANNI DOPO...

LIBRO PRIMO







Украина - Италия
Ucraina – Italia
2007








Zhuravel V. N.

«ДИКИЙ АТОМ 20 ЛЕТ СПУСТЯ…»
“L’ATOMO SELVAGGIO 20 ANNI DOPO...”
Libro primo.

Libro bilingue.
       “A PRIOPI PRINT”







PREFAZIONE:
       Vera Zhuravel




       Questo libro vuole ottenere l’attenzione della comunit; mondiale verso tantissimi e poliedrici problemi attuali di Chernobyl, (la citt; si trova nella parte settentrionale dell’Ucraina). Problemi che non sono diminuiti dopo due decenni dall’esplosione dell’impianto nucleare, ma al contrario, continuano a crescere.

       Il libro ; dedicato a tutte quelle persone che dal 1986 ad oggi difesero e difendono il Mondo dall’incubo dell’atomo selvaggio nascosto, fino a un certo punto, sotto il rifuggio-Sarcofago del quatro reattore. La centrale nucleare di Chernobyl, bench; spenta definitivamente dal 2000, non ; ancora messa in sicurezza. In particolare, l’impianto № 4, distrutto dall’esplosione.





       ..... Tipografia “A PRIORI PRINT”- 2007
       ..... Zhuravel V. N. - 2007

D E D I C A T O:



       Alla societ; e ad ogni singola persona vittime dell’esplosione
       dell’impianto nucleare di Chernobyl (Ucraina):



- ai liquidatori* che, a costo della vita loro, hanno salvato il mondo dalla
       catastrofe nucleare;


- ai civili, che hanno perso non solo le loro case e loro beni tanto sudati, ma
       anche i loro parenti e la loro salute;


- alle persone che, con grande forza di volont;, continuano a credere nei valori umani eterni come la fratellanza e la solidariet;, e proseguano la lotta per la Vita, la Dignit;, la Pace e la Sicurezza.


* Sono le persone che con tanta abnegazione, e a costo della lopo vita e della lopo salute, hanno fermato l'incendio e la diffusione delle radiazione nucleare, e hanno costruito con tanta fatica il rifugio-sarcofago. Tra loro: pompieri, militari, poliziotti, scienziati, costruttori, ingegneri, medici e migliaia di operaie civili. Molti tra loro gi; morti. I sopravvissuti soffrono di malattie devastanti.



DALL'AUTTRICE V. ZHURAVEL:


I ricavi dalla vendita di questo libro saranno impiegati per sostenere Progetti Internazionali reali e concreti volti a prestare aiuto alle vittime.
Ciascuno di Voi che compra il libro, compie un atto di solidariet;: dateci una mano per i malati e bisognosi acuto.


     













«Loro pensavano che questo ; l’atomo pacifico…


No! Questo ; l’atomo selvaggio!!!»


       Pёtr Paletaev














       “Non di quacuno dall’alto ma della nostra letteratura sono ricordati tutti coloro che sono andati per primi nell’inferno atomico del quarto reattore e hanno deviato una minaccia da tutti noi.
       Io ho scritto poche poesie di questa catastrofe planetaria, ma tutte sono dettate della mia anima.“

       Boris Olijnyk
       Eminente poeta
ed eroe dell’Ucraina, vincitore del Premio Nazionale Taras Shevcenko, del Premio Internazionali di G. Skovoroda e “L’amicizia”; membro effettivo dell’Accademia Nazionale scientifica ucraina e dell’Accademia Internazionale Slava; presidente della Fondazione ucraina della Cultura.



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“Della tragedia di Chernobyl scrivono innumerevole autori.
Noti ed esordienti.
In prosa e in poesie. In musica e su tela.
Scrivono in diverse angoli del globo terrestre.
Scrivono col sangue del proprio cuore.
In memoria degli esseri umani bruciati nella fiamma nucleare.
Per non dimenticare coloro, che sono tormentati anche oggi del dolore corporale e morale.
Scrivono nel nome delle generazioni futuri.”

       Vera Zhuravel
       Giornalista-scrittrice,
       Membro dell’Unione Nazionale dei giornalisti ucraini-Kiev;
       vincitrice del Premio Internazionale della Cultura “MEDUSA
       AUREA”: in categoria “POESIA EDITA” – Accademia
       Internazionale Arte Moderna; Roma-2008;
       Fondatrice e presidente dell’Associazione culturale Italo/Slava
       “IL VOLO DELLA GRU”



PREFAZIONE

DELL’AUTRICE

       Questo libro vuole ottenere l’attenzione della comunita mondiale verso i tantissimi e poliedrici problemi attuali di Chernobyl, (la citta si trova nella parte settentrionale dell’Ucraina). Questi problemi non sono diminuiti dopo due decenni dall’esplosione dell’impianto nucleare, ma al contrario, continuano a crescere.
       Il libro ; dedicato a tutte quelle persone che dal 1986 ad oggi difesero e difendono il Mondo dall’incubo dell’atomo selvaggio nascosto, fino a un certo punto, sotto il sarcofago del quarto reattore. La centrale nucleare, bench; spenta definitivamente dal 2000, non ; ancora messa in sicurezza. In particolarmente, l’impianto № 4, distrutto dall’esplosione.
       Oggi, il rifuggio-sarcofago che copre dal 1986 il quatro reattore, ; vecchio, decrepito e insicuro. Nonostante gli sforzi accaniti del personale e delle squadre di operai e costruttori ucraini, che lavorano quotidiamente sulla cupola di calcestruzzo in condizioni pericolosissime, le crepe continuano a formarsi.
       Attualmente l’area delle crepe, come testimoniano gli specialisti, ; estesa pi; di 100 metri quadrati. Che accade in basso, dentro il reattore distrutto (il reattore, che ; esploso il 26 aprile 1986 nella notte tra venerdi a sabato – alle ore 01. 23. 48”) nessun lo sa con certezza. Perch; ancora oggi, nei locali ; presente una radioattivit; altissima e non c’; modo di analizzarlo.
       Si ; tentato con dei robot, come per esempio “Pioniere” (questo tipo di robot ; stato inviato sulla Luna), ma dentro l’impianto nucleare esploso ci sono macerie cosi grosse e altamente radioattive, che anche il robot non ; riuscito di superarle.
       Alcune apparecchiature automatiche di monitoraggio all’interno di un ammasso caotico di materiali infiammabili, grafite, ferro, cemento armato etc., le quali hanno fissato per sempre anche molte tonnellate di polvere radioattiva, segnalano che c’e l’attivit; di neutroni, ma per ora, secondo gli scienziati, non ci sono le condizioni critiche che possono creare una reazione atomica a catena.
       Ma per quanto tempo?
       
       Se durante l’esplosione e l’incendio dell’impianto atomico del 1986 si sono disperse nell’ambiente 7 tonnellate di combustibile nucleare (cio;, circa il 3, 5% come hanno ipotizzato), dove sono finite le altre 160-180 tonnellate?* Non lo sa nessuno.
       Dopo l’esplosione ; fuoriuscito il 100% di gas inerte, il 20% di iodio radioattivo-131, il 13% di cesio-137 etc. Una quantit; di sostanze mortali superiori a quella di Hiroshima. Nell’inferno atomico di giapponese sono stati rilasciati 3 milioni di curie. A Chernobyl da 50 a 200 milioni curie.
       Il Guinnes dei primati riferisce che dopo la catastrofe tecnologica di Chernobyl sono stati sottoposti ad irradiazione 1, 7 millioni persone e avvelenato un territorio di pi; di 28 000 chilometri quadrati. Questi dati per; non tengono conto delle vittime successive, causate delle malattie mortali contratte in seguito.
       E se 10 giorni dopo lo scoppio, le nuvole radioattive arrivarono in USA e Canada, cosa succeder; al territorio ucraino e al Mondo intero se il Sarcofago dovesse cedere? Le radiazioni, come gi; sappiamo, non hano frontiere e non contano distanze.
       La tragedia di Chernobyl ancora non ; finita. Al contrario, continua. I problemi esistenti dal 1986 diventano sempre pi; acuti e creano moltissime nuove disgrazie umane. La penetrante e continua irradiazione, seppure con dosaggi mediocri, ha influenza negativa sulla salute e le morti premature continuano a portare via tanta gente.
       “Al 1° gennaio 2006 in Ucraina 2. 594. 071 persone risultavano essere vittime dell’incidente avvenuto nella Centrale nucleare. Attualmente, in Ucraina, ci sono circa 17 000 famiglie che ricevono agevolazioni in seguito della perdita dei propri capofamiglia deceduti in conseguenza delle radiazioni sprigionatesi.”
       Gli alti livelli di radioattivit; rilasciata – da 50 000 000 a 200 000 000 curie – richiedono centinaia, migliaia e anche milioni di anni per loro disgregazione.
       Per esempio, solo per la semidisgregazione il plutonio-239 ci vuole 24 110 anni; per il plutonio-240, 6 564 anni; per il cesio-137, 30 anni; per lo stronzio-90, 29 anni, etc. Siccome tutto il materiale padioattivo non segue un ordine per la sua disgregazione, e impossibile prevedere quanto tempo ci vorr; per questo processo.
       Si pu; valutare solo il tempo occorrente per la fissione della met; delle atomi. Questo periodo e si chiama semifissione (o semidisgregazione). Quando passeranno 10 periodi, la quantit; della sostanze radioattiva diminuir; dello 0, 1%. Dopo 30 periodi di semidisgregazione, la percentuale diventer; minimale.
       Dunque, se il periodo di semidisgregazione del plutonio-239 ; 24 110 anni, trenta periodi fanno 723 300 anni. E proprio il plutonio ; uno, dei pi; grandi problemi a Chernobyl.
       Il plutonio male diluisce in acqua. Da una parte ci; ; un bene (se per esempio, finisce nell’acqua delle vene acquifere), dall’altro, un lunghissimo termine di decomposizione del plutonio-239, non permette di realizzare la sua messa in sicurezza permanente: perch; l’umanit; terrestre non ; ancora riuscita a trovare un tipo di materiale adeguato per costruire un contenitore o rifugio cosi durevole.
       Il plutonio-241 si disgrega a meta in soli 14 anni ma ; molto pi; radioattivo degli altri tipi di plutonio. Per di pi;, irradia non solo alfa-particelle come tutte i tipi di plutonio, ma pu; disgregarsi diversamente, irradiando anche le beta-particella. In questo caso, si crea un nuovo elemento, l’amerizio-24l il quale ; molto pi; pericoloso del suo predecessore il plutonio-241, in particolare, per gli organismi e corpi biologici.
 
       “...Le alfa-particelle del plutonio hanno una grande energia. In particolare quelle del plutonio-239 hanno un energia di 4,5 volte pi; forte delle beta-particelle del cesio-137. I suoi due protoni le danno una potenza doppia in quanto “strappano” gli elettroni dagli atomi circostanti. <…....>
       Nel corpo umano (o altro biologico), che ; composto prevalentemente d’acqua, le alfa-particelle, di solito, fanno una corsa pi; corta del diametro di una cellula, e quindi si fermano. Ma l’energia emessa ; cosi grande che distrugge tutto quello che c’e intorno, come una bomba che esplode in una piccola stanza.
       Aspirare il plutonio ; molto pericoloso, perche esso si impianta nei polmoni, alzando il rischio delle malattie oncologiche.<….>

       L’amerizio-241 ; molto pi; pericoloso del suo predecessore il plutonio-241, perch; si scoglie facilmente in acqua. Insieme con l’acqua l’amerizio pu; migrare nella catena biologica dell’ alimentazione, come d’altronde, anche gli altri radionuclidi, passando da un organismo all’altro, da una ecosistema ad un altro. Le sue alfa-particelle sono pi; forti che quelle del plutonio. Irradiandosi l’amerizio-241 si scioglie e si ritrasforma in neptunio-237, il quale, a sua volta si scioglie, irradiando alfa-particelle con grande energia. Il periodo della sua semifissione ; pi; di due milioni anni. Cio;, tutti i sopra nominati radionuclidi avranno l’influenza sugli esseri viventi per un lungissimo tempo.
       La quantit; di l’amerizio-241 nella Zona del Alienazione (o “Zona chiusa” cosi si chiama adesso il territorio circostante l’ ex-stazione nucleare) arriver; al punto di picco a 2059. Allora l’ amerizio raddoppier; al pari del plutonio-239 e del plutonio-240.
       Purtroppo, l’amerizio ancora ; studiato molto poco...”
       
       Come si pu; vedere, la semifissione degli elementi transuranio, continua senza sosta dal momento d’esplosione nucleare del 1986. E, secondo gli esperti, continuer; ancora non per decenni ma per milioni anni.
       Il plutonio ; un problema massiccio e sar; viva per sempre, fino a quando esister; il Mondo. E anche il cesio-137 e il stronzio-90.
 

 L’80% dell’energia elettrica prodotta a Chernobyl, prima dello scoppio, era utilizzata dai Paesi dell’Europa occidentale. Subito dopo l’esplosione tanti paesi dell’Est e dell’Ovest, hanno fornito il primo aiuto per chiudere al pi; presto la fonte minacciosa della radioattivit;. Ma dopo la cosidetta “perestrojca”, l’Ucraina sta lottando da sola contro la continua fuoriuscita della radioattivit; dal rifuggio- Sarcofago.
       
Dunque, non ; ora di unirci ancora in un cerchio amichevole davanti ad un pericolo crescente? Il Sarcofago ; sempre pi; vetusto e potrebbe verificarsi una nuova furia dell’ Atomo Selvaggio?
E’ ora di riprendere l’unificazione delle nostre intelligenze e dei nostri mezzi materiali e tecnici. E’ ora di incominciare a lavorare insieme per salvare il mondo da una seconda catastrofe nucleare. E’ ora di aiutare concretamente le vittime di Chernobyl, gente che ha sofferto e che soffre.
Ricordiamoci, che tutti noi, siamo in una fragile barca...
Ricordiamoci, che tutto ci; che esiste nell’Universo dipende uno dall’altro e ci; che accade a uno dei rappresentanti dell’umanit; o dei popoli interi, prima o poi accade a tutti e tutto.





20 aprile 2007 V. Zhuravel
citt; Vigevano
ITALIA

       
* * *


* “Secondo la testimonianza di O. Goloskokov, che ha lavorato alla stazione nucleare da 1989 – uno tra i capi di SNdC*, quale dopo la sospensione finale a 2000, si chiama ufficialmente “L’Azienda Pubblica Specializzata della stazione nucleare di Chernobyl:
- al momento dell’ avaria del reattore n° 4 c’erano circa duecento tonnellate di combustibile…”

• Curie – unita di misura, equivalente alla disintegrazione di 37 trilioni di atomi radioattivi in un secondo. Curie ; una grande unita della radioattivit; invece becherele ; piccola.
* SNdC – Stazione Nucleare di Chernobyl.


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