La strada dell amore

Cosi vanno le cose, incontri una persona, ti innamori, lui sa come corteggiarti, e tu notte e giorno sogni una famiglia. Camminate insieme, tenendovi per mano, tenendo ferma la barra del timone verso l'altare. Ma la vostra chiesa si trova sulla sommit; della pi; alta montagna, e quando le coppie in nere marsine e bianchi abiti da sposa ne escono, precipitano gi;, in un dirupo, dove la forza del vento disgiunge le loro mani, fino a poco prima saldamente strette l'una all'altra, cancella il rispetto reciproco, l'amore, l'aspirazione a lasciare questa vita insieme, nello stesso giorno. E la caduta ; cos; dolorosa, cos; insopportabilmente doloroso e' l'urto contro le rocce gi; in basso. Dove gi; altri corpi giacciono, molti altri corpi, corpi vestiti a festa, becchettati da corvi affamati, e dopo di loro, branchi di sciacalli giungono a consumare ci; che resta di quella carne innocente. E se invece noi riuscissimo a restare aggrappati l'uno all'altra, a non lasciarci dividere, e se non ci avvicinassimo neppure all'orlo del dirupo? Abbiamo paura di non essere come tutti gli altri, di andare contro i voleri di una societ; la quale invece brama quello spettacolo. Ma noi cos; giovani, e cosi ingenui, noi sorridiamo loro, mentre ci conducono alla chiesa, e poi con garbo ci spingono verso il baratro. Mano nella mano, non vi saziate mai dei vostri volti, non potete distogliere gli sguardi l'uno dall'altra, e non comprendete dove conduce la strada. E io vi grido, "Fermatevi! Vi prego!", ma e' tardi, un ruzzolo e scompaiono alla vista, e solo le loro grida mi raggiungono. Tutti ridono, applaudono, i corvi prendono il volo, gli sciacalli si fanno da parte, in attesa di nuovo nutrimento. "E voi che cosa avete da guardare?!", domando io. Come potete ingannarli cos;? Perch; avete permesso che la loro vita insieme toccasse tali altezze? Voi sapevate che dopo c'era solo il baratro. Grido, ma nessuno mi sente. Correndo mi getto sulla folla, ma nessuno s'accorge di me. Solo una donna mi guarda negli occhi e mi sussurra: "Tu sei una di loro, anche tu hai compiuto questo cammino, rassegnati e vai in pace, indietro non si torna!". Le rispondo: "Non e' giusto!". Mi risponde: "La caduta non e' per tutti la fine, c'e' chi tocca dolcemente terra, ed ; possibile scacciare i corvi, e gettare pietre contro gli sciacalli. Voi siete in due, e in due non si ha piu' cosi paura, in due molte cose divengono possibili... Sentendo le sue parole, mi copro il volto con le mani, e indietreggio, lontano dalla folla. Passo dopo passo. Finch; non sento pi; la terra sotto i piedi, finche' con la testa smetto di urtare le sporgenze delle rocce... Finch; non comprendo che ho gi; vissuto tutto questo, ma a quanto pare le nostre mani non erano cos; strettamente unite, e caduti lontani l'uno dall'altra, non abbiamo saputo salvarci a vicenda. Ma sopravvivere in solitudine ; impossibile, tanto quanto rendersi conto che una via d'uscita da questa stretta gola c';, anche se tu non ci credi, perche' non vedi neppure uno spiraglio di luce. Ma non appena comincerete a risalire insieme, quello spiraglio apparir;. Vi sorreggerete l'un l'altra, vi consolerete, cadrete di nuovo, ma tutto diverr; possibile. E forse, alle soglie della vecchiaia, ne uscirete, e direte alla folla indifferente: "Noi ce l'abbiamo fatta!". Rumoreggiando per lo stupore, la folla indietregger;. E la via sara' per voi di nuovo sgombra. E lungo la strada, nell'ora del tramonto, saldamente mano nella mano, cammineranno incerte, poggiate l'una all'altra, due teste dai capelli bianchi.


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