Un cammino illuminato dall amore

C'; neve e tira vento. Apro la porta che cigola. Da tempo ormai dovrei dargli un po’ d'olio. Trascino dentro a fatica la valigia e sento che le forze 
m'abbandonano. L'appartamento odora del caff; preparato poco prima di prendere l'aereo e rimasto sui fornelli. Cerco a tastoni il letto, mi sdraio e 
chiudo gli occhi. Ieri splendeva il sole, sedevo in terrazza, le gambe penzoloni, fischiavo agli uccelli, guardavo il mare in lontananza e i fiori rossi dei vicini. Tu 
ancora dormivi, avvolto nella coperta, solo i capelli neri sporgevano come una gobbetta erbosa rimasta intatta in un praticello tutto calpestato. Non mi va di 
svegliarti, voglio godermi la pace e la tranquillit; che ti circondano. Presto tua madre suoner; il campanello, porter; il pane ancora caldo, e io, come sempre, le 
aprir; con indosso la tua camicia migliore, lei scoppier; ridere e se ne andr;. Poi faremo colazione, tu all'italiana, succo di frutta e biscotti, io alla russa, uova 
strapazzate, un paio di panini, yogurt e naturalmente mezzo litro di caff;. Tu mi invidi, perch; mangio tanto e non ingrasso.

Ed ecco a gran velocit; attraversiamo montagne, campi, paesi, fattorie, verso il pi; bello e infinito dei mari, che scintilla, gioca con i colori, ci attrae, ci 
seduce. Entriamo di corsa in acqua fino alle ginocchia, ridiamo, ci lanciamo spruzzi. Tutti guardano, ci riprendono, sorridono, e la pelle chiara del mio viso al 
sole si ricopre di lentiggini. Tu mi fai girare su me stessa e mi baci, io accarezzo le tue sopracciglia, e tutto questo sotto il cielo che si riflette nel mare. Se mi 
perdi, cerca vicino al mare, ti sussurro.

Rannuvola, s'alza il vento, la sabbia mi va negli occhi, ho freddo, tu domandi: stiamo insieme? Mi attraversano la mente mille pensieri, non so che cosa rispondere, ho il vuoto in testa. Voglio abbracciarti, tu mi respingi, io non ti sono nemica, perch; non parli, perch; complichi tutto?! Tutto quello che c'; tra noi ; reale, perch; mi vuoi intrappolare, perch; mi tieni nascosta, perch; mi porti per mano se vedo da sola dove andare? La mia regola ;: se hai voglia di scappare, resta. Ma ora non funziona. Mi assalgono pensieri, dubbi, mi invade la tristezza. Una straziante tristezza nel cuore. E angoscia. Piango e  mi rendo conto che faccio sempre cos;... Al diavolo quello che pensano gli altri, gli stereotipi, la paura, dobbiamo sforzarci di amare.

Scendo dal letto e corro sulla neve, corro da lui, dal pi; chiaro, luminoso raggio che mi ha donato il sole. Ho protetto e cresciuto questa piccola scintilla, l'ho 
aiutata a spegnere il fuoco che distrugge tutto, il fuoco che tu non hai ancora imparato a controllare. Nel corridoio c'; odore di umidit;, la luce della lampada tremola, mi aprono la porta e accostano il dito indice alle labbra. Tu dormi. Mi immergo nel buio della stanza, un fanale attraverso la finestra si riflette sulle pareti, mi inginocchio e poggio la testa sul letto, accanto a te. Senza far rumore. Vorrei tanto parlarti di quanto lunga ; stata la mia strada. Un cammino illuminato dall'amore. Ho cos; poco tempo, l'orologio ticchetta, mi addormento.Faccio sogni folli, sussulto, grido, mi sveglio, qualcosa di straordinariamente dolce e familiare mi ha toccato il viso e i capelli. Due occhi come laghetti mi guardano, occhi profondi, saggi e buoni. Quanto ti voglio bene! E non ho bisogno di nessuna risposta, nessuna dichiarazione o citazione colta. «Quanto tempo ci ho messo per arrivare fin qui», ti dico sorridendo. E tu, senza forzature e con sincerit;, mi rispondi: Mamma, sei tornata?!


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