NatisLoggi Libro 5 per bambini Foglio di carta
“Nella vita tutti collezioniamo qualcosa ” pens; un bambino, mentre era sdraiato sul letto prima di addormentarsi.
“Mia mamma, per esempio, colleziona cosmetici, lei ama fare gli autoritratti. Pap; invece ama i quadri, lui non ; un pittore, ma a volte pu; stare seduto delle ore ad ammirarli.
Anche il nostro gatto colleziona tutti oggetti trovati a terra e gioca con loro.
“E io?” pens;, ”Io non colleziono assolutamente niente...” Le lacrime iniziarono a rimpire i suoi occhi, fino a piangere.
Si chiamava Evelin ed aveva otto anni.
All’ improvviso qualcosa tocc; e baci; il suo nasino. Evelin apr; gli occhi e vide cadere dall’armadio un piccolo foglio di carta. Lo prese nelle mani e lo guard; con attenzione per molto tempo.
Gli sembrava molto bello ed era bianco come la neve.
“Perche nessuno colleziona fogli bianchi?” pens;. “allora io sar; l’unico che far; questo!”
Tutti vogliamo ricordare qualcosa, ci piacciono diverse cose e cosi possiamo ricordarle tutte, sopratutto le cose belle che ci sono nel mondo.
Evelin mise quel foglio sotto il suo cuscino e sorridendo dolcemente si addorment;. Il giorno dopo, appena sveglio, corse subito da sua mamma per chiederle una grande scatola vuota, per conservare la sua collezione di fogli. Sua mamma era molto sorpresa della richiesta di Evelin, ma lui non le ha confessato per cose gli servisse la scatola.
Ma la mamma ; sempre la mamma e lui sapeva che l’avrebbe aiutato dandogli la scatola.
Dopo aver preso la scatola il bambino corse velocemente in camera e con forte emozione prese il foglio dal cuscino e lo mise sul fondo della scatola. Gli sembrava che il suo foglio brillasse, adesso finalmente aveva trovato un hobby che amava fare.
2.
Manca solo un foglio per finire la collezione. Ma Evelin voleva che ogni suo prossimo quadrato di carta racconter; di una piccola storia, di un suo incontro, e cos; fu. Una volta mentre faceva colazione, suo babbo stava aprendo una scatola di dolci e dentro, sopra questi dolci c’era un foglio bianco che li separava dal coperchio della scatola.
Gli occhi di Evelin si illuminarono tanto che suo padre ha pens; che il figlio ne avesse voglia. Cos; gli chiese di sceglierne uno, ma il bambino prese subito il foglio che c’era dentro e inizi; da annusarlo, tanto che suo padre si stup;.
Ma lui era contento perch; aveva trovato il suo secondo foglio per la collezione, era quadrato e pulito e emanava un forte odore. Di solito le persone quando aprano una scatola di dolci buttano via subito questo sottile foglio di carta, ma per Evelin questo era come un tesoro!
- “Peche ti serve questo foglio?”
- “Ne ho bisogno per la mia collezione.”
- “Tu collezioni fogli bianchi?”
- “S;!”
- “Ma questa ; una cosa stupida!” disse il pap; sorridendo
- “lo faccio solo per collezionarli” disse Evelin, e dopo aver strizzato l’occhio a suo padre corse subito in camera.
- “ Adesso sono due fogli e di sicuro non si annoieranno nella scatola” pens; mentre chiudeva la chiudeva.
3.
Quando i genitori non capiscono gli hobby dei figli, allora ai bambini sembra di non essere capiti, ma Evelin era troppo felice, perci; non si era offes ocon suo babbo dopo quello che gli aveva detto sulla collezione. Nei giorni seguenti suo babbo fece un viaggio di lavoro e Evelin, a scuola, non raccont; a nessuno del suo nuovo segreto.
Ma quando le nostre parole o i nostri gesti offendono qualcuno di caro, cerchiamo sempre di farci perdonare, e cosi il babbo di Evelin si sent; in colpa di essersi messo a ridere parlando della collezione di suo figlio. Perci; gli port; dall’ estero un regalo particolare, i babbi sono cos;: amano rendere felici i figli con delle sorprese.
- “Evelin, dove sei?”
- “Babbo! Ciao!” urlava il bambino scendendo giu' dalle scale.
Si sono abbracciati come se non si fossero visti da mille anni.
Il padre si inginocchi; davanti a lui per prendere qualcosa nello zaino.
“Guarda, ti ho portato questo dall’ India, l’ho cercato per tanto tempo!”
Gli occhi di Evelin si illuminarono.
“Questo ; un altro foglio bianco per la mia collezione! Urr;! Grazie mille!”
Baci; suo padre sulla guancia.
“Questo non ; semplice foglio, guarda.”
Suo padre spense la luce e quando la sala divent; buia, sul foglio si illumin; un disegno, era un elefante indiano!
Il bambino url; di gioia.
“Vedi, non tutte le cose nel mondo sono cos; come sembrano al primo sguardo!
Evelin prese questo foglio e inizi; a saltare di felicit; tanto in alto come se avesse le ali.
L’elefante nascosto ; la testimonianza che dietro le semplici cose della vita possono essere nascoste grandi cose. Per il bambino questo nuovo foglio ; diventata la migliore spiegazione del mondo: non tutto ; uguale, tutto pu; avere i suoi lati segreti.
Poi Evelin corse nella sua stanza verso la scatola. Ora la collezione era diventata piu' ricca e importante per lui. Per il piccolo bambino ; apparso il suo segreto pi; grande, un segreto che ha visto solo lui.
4
In classe di Evelin studia una bambina che gli piace molto, ma tutti questi giorni passati a collezionare fogli di carta gli avevano quasi fatto dimenticare di lei. Cosi una mattina, durante una verifica di matematica, lei riusc; ad attirare l’attenzione di Evelin.
Il suo nome e' Sveta, ma tutti in classe la chiamano Svetik-Zvetik, e questa cosa la fa sorridere .
Si sedette di fronte a lui e questo era un problema per Evelin perch; spesso, guardando i suoi capelli, si distraeva dalle lezioni. Era triste perch; non poteva vedere almeno una piccola parte della sua faccia, doveva sempre aspettare la pausa della lezione.
Un giorno, all’ improvviso, Sveta si gir; per guardarlo, e subito dopo si rigir; velocemente. Evelin rimase sorpreso...
Dopo essersi ripreso vide sul banco un foglio di carta bianco, lo prese e lentamente lo apr; sotto il banco. Era una sua lettera e lui si sentiva molto fortunato oggi.
In questa lettera c’erano soltanto due parole:
“Qual ; la risposta?”.
Era la cosa pi; bella che poteva dirgli, la pi; bella dichiarazione d’amore. Preso dalle forti emozioni Evelin decise di non scriverle la risposta che aveva pensato subito.
Si alzo' e le sussurro' nell'orecchio: “centocinque”.
Sveta rabbrividi' ma sorrise. Era la prima volta che lui era stato cosi' vicino a lei.
Purtroppo l'insegnante lo not; e lo fece risedere al suo posto.
Quella lettera scaldava la sua mano, era una delle cose pi; belle della sua vita! E questo bianco quadrato che lui non perder; mai, sar; la memoria di questo felice momento.
Evelin non riusciva a smettere di sorridere anche a casa. La mamma lo not;, ma non fece domande, sapeva gi; che suo figlio le avrebbe detto tutto se lo avesse voluto.
Ma Evelin decise di nascondere questo suo tesoro nel posto pi; segreto.
La scatola con i fogli bianchi adesso e' provvista di un altro foglio.
Quel nuovo foglio era di sicuro il migliore della sua collezione, anche se c’erano scritte delle parole sopra.
“Ecco gi; quattro! Ecco mio il tesoro!” disse bambino a voce alta.
5.
Il giorno dopo il migliore amico di Evelin lo chiam; per fare una passeggiata con il cane dopo la scuola. Faceva freddo, pioveva, ma bisognava portare lo stesso il cane fuori e poi un amico ; un amico, insieme non si ha paura di superare le difficolt;.
Si divertivano in tre. Nel parco non c’era gente cos; loro potevano fare tanto casino. Evelin lanci; un bastone al cane per iniziare ad addestrarlo, ma il cane correva lentamente, senza emozione, forse perch; non c’era nessuno con cui poteva competere. Allora Evelin disse al suo amico che di lanciare il bastone, cosi Evelin poteva far vedere a tutti come correva veloce.
; stato molto divertente perch; Evelin ha sempre superato il suo amico a quattro zampe.
Il tempo ; passato in fretta, la pioggia sembrava non avesse fine. Loro avrebbero giocato ancora se la mamma di Evelin non avesse chiamato al cellulare e non avesse detto che bisognava tornare a casa.
Cosa fare? Bisogna ascoltare la mamma! E tutti e tre tornarono a casa lungo la strada buia.
All’ improvviso Evelin not; vicino ad una panchina una macchia bianca. Non aveva sbagliato, era un foglio di carta bianco! Urr;! Un nuovo foglio trovato! Poverino sta qui da solo, come non servisse a nessuno, si bagna sotto la pioggia. Forse ; stato buttato via da qualcuno che andava di fretta...
Evelin lo pieg; per sollevarlo.
- “Cosa stai facendo?” url; subito il suo amico.
- “Strano: il foglio di carta dovrebbe essere bagnato dall’acqua e diventare umido, ma non si bagna!”
- “Forse ; coperto da qualcosa, ho visto uguali nella rivista patinata di mia mamma.”
- “Prendilo e portalo a casa.”
- “Sei matto? Ecco il cestino , buttalo via!”
- “ No , io lo asciugo !”
- “Tu hai gi; detto che impermeabile.”
- “Ma sopra ci sono ancora delle gocce.
- “Come vuoi.”
- “Questo ; il mio segreto, dopo ti racconter;!”
- “Ok. Andiamo! Il mio cane vuole mangiare e anche io!”
Quando Evelin torn; a casa e sua mamma gli chiese perch; era tornato cos; tardi, lui gli rispose:
- “Mamma, dammi per favore il tuo asciugacapelli .”
- “Ah, piccolo mio, tieni”.
Sua mamma era un p; sorpresa, ma poi disse:
- “Ti aspetto nella cucina tra dieci minuti, la cena ; pronta.”
Evelin corse in camera sua con l’asciugacapelli in mano, lo accese subito, prese dalla tasca il foglio e cominci; a dirigere il getto di aria calda sul quadrato bianco :
“ Asciugati, asciugati, adesso non sarai da solo. Avrai una piccola casa, vivrai nella mia collezione, nella mia bella scatola.”
Dopo cinque minuti passati ad asciugare, il foglio finalmente divent; secco come non era stato fino ad ora.
Evelin apr; la scatola e mise li il suo nuovo foglio numero 5, che aveva trovato oggi.
Dopo tutto questo finalmente Evelin and; a mangiare, anche perch; la sua pancia brontolava dalla fame.
6.
La mamma ,mentre preparava la colazione ,cantava una canzone familiare, ma ne Evelin ne suo babbo riuscivano ad indovinare quale fosse.
Stamattina era di buon umore , era una gioia osservarla.
-Sapete che giorno ; oggi?
-Quale? Hanno risposto insieme Evelin e suo padre.
-Il giorno della bont;!
-Davvero?
Evelin non ci credeva.
“Si, ; scritto su tutti i giornali, oggi in tutto il mondo la gente lo celebra facendo un atto altruista, io, ad esempio, ho preparato la colazione per voi!” Cantava la mamma con voce allegra e accarezzando suo figlio sulla testa, aggiunse:
« Ora tocca a te, mister Evelin, stasera mi racconterai una delle tue buone azioni che hai fatto. Adesso vado di corsa a lavoro.” E baci; lui e suo padre sulla guancia.
Durante il tragitto per arrivare a scuola, Evelin pensava a quale azione altruista dovesse fare oggi.
Durante le lezioni era molto disattento perch; continuava a pensare a quello che gli aveva detto sua madre. La giornata scolastica fin;, ma lui ancora non aveva nessuna idea, dimentic; anche di mangiare in mensa, era molto preoccupato perch; non voleva arrivare a casa e deludere sua mamma...
Quando fin; la lezione, Evelin raccolse lentamente tutta la sua roba nello zaino, ma non aveva voglia di tornare a casa, cos; decise di perdere di proposito lo scuolabus e di tornare a piedi, perch; sperava che durante il tragitto gli venisse in mente qualche idea.
All’ improvviso gli brontol; la pancia dalla fame, gir; la testa e vide una pasticceria, cos; decise di comprare una ciambella. Entrando rimase stupito dell’enorme quantit; di ciambelle, tutte diverse, che c’erano nel bar. Passarono quindici minuti e finalmente scelse una ciambella verde con sopra della polvere gialla.
Pag; alla cassa e usc; fuori tenendo il tovagliolo con il dolce che aveva comprato, era felice.
Guardava e riguardava la sua ciambella, ma non aveva il coraggio di morderla perch; era troppo bella.
All’Improvviso qualcuno lo tocc; forte, Evelin gir; la testa e su una delle panchine vide un vecchio uomo con i vestiti strappati. Lui guard; negli occhi il bambino, era troppo magro ed era molto triste vederlo chiedere l’elemosina ai passanti senza che nessuno lasciasse qualche spicciolo.
Il bambino era molto dispiaciuto per il vecchio.
“Purtroppo non ho pi; soldi, ma ho una ciambella intera!” disse Evelin. E senza pensarci nemmeno un secondo il bambino si avvicin; all’ anziano e gli diede il suo dolce.
L’ uomo era molto sorpreso, ma la rifiut;.
-Prendila! Io ho tanti dolci a casa e domani posso comprarne una uguale, te la regalo con tutto il mio cuore!
Il vecchio sorrise e un p; timoroso allung; la mano per prendere la ciambella.
-Grazie mille a te, bambino.
Nella mano di Evelin rimase solamente il tovagliolo bianco, che decise di portare a casa.
Questo sar; il suo ricordo della bont;.
La sera cen; con la famiglia e la mamma amorevolmente gli chiese:
-Figlio, oggi sei riuscito a fare o no qualche buona azione?
Evelin rispose di s; e raccont; tutta la storia con il vecchio, i suoi genitori erano molto contenti di lui.
La mamma gli chiese se volesse ancora zuppa, ma Evelin rinunci; e corse in camera.
Apr; la sua scatola con la collezione di pezzi di carta e aggiunse a questa il tovagliolo bianco. Questo ; il sesto tesoro! Gli occhi di Evelin brillarono di felicit;. Oggi era un giorno meraviglioso per Evelin, perch; aveva capito quanto fosse importante e quanto lo rendesse felice fare delle buone azioni!
7.
Una volta la maestra diede un compito a tutti gli alunni: leggere un libro qualsiasi e poi scrivere le proprie considerazioni su un foglio. Evelin corse nella biblioteca scolastica per sceglierne uno, gli piacevano molto i libri, perch; erano come un’avventura magica in un mondo sconosciuto.
Evelin spese pi; di due ore tra gli scaffali, ma non riusciva a scegliere perch; c’erano troppi libri interessanti.
Quindi decise di procedere cos;: chiudere occhi e sceglierne uno a caso, visto che la maestra ha detto che si pu; leggere qualsiasi libro. E cos; la scelta fu fatta! Ritorn; a casa, si sdrai; sul letto e inizi; a leggerlo intensamente.
In ogni libro c’; un’informazione utile. Un libro interessante ti costringe a leggerlo tutto d’un fiato della fine. Questo successe ad Evelin perch; il suo libro era fantastico, la trama diventava sempre pi; avvincente ad ogni nuovo capitolo e lui fin; di leggerlo soltanto vero sera.
Sventolando il libro che teneva in mano, corse dalla madre e le chiese:
-Mamma! Mamma! Hai letto questo libro?
Lei prese il libro nelle mani e lo guard; con attenzione.
-Purtroppo no, figlio.
-E tu, babbo?
Il padre gett; uno squardo e scosse negativamente la testa.
-Molto male! Questo ; il pi; bel libro che ho letto nella mia vita!
-Di che cosa parla? domand; la mamma sorridendo.
-Non voglio dirvelo perch; voi non leggete mai! inizi; a mangiare e dopo aggiunse.
-A scuola ci hanno detto di scrivere su un foglio una nostra impressione del libro, poi noi tutti lo raccontiamo a turno.
-Siete bravi! Ma tutti hanno libri diversi? chiese babbo.
-S;. Poi ; possibile scambiare con qualcuno i nostri libri e leggerne un altro.
-E’una buona idea! Annu; la mamma.
Nella lezione di letteratura Evelin ascoltava il discorso dei suoi compagni di classe con grande attenzione, ma non credeva che il libro fosse proprio cos;, come i suoi compagni lo stavano raccontando, un libro pu; sembrare diverso a seconda di chi lo legge.
Arriv; il suo turno, si alz; e and; alla lavagna per raccontare a tutti il libro che aveva scelto. Dopo averlo raccontato, sollev; un foglio di quaderno bianco e disse:
-Questo libro mi ha colpito, tanto da lasciarmi senza parole!
Tutti i bambini ridacchiarono, ma la maestra rimase sorpresa. Evelin aggiunse.
“Perci; vi consiglio di leggerlo”. E ritorn; a sedersi.
La maestra non parl; per molto tempo, poi invit; i bambini a calmarsi e disse.
-Allora, Evelin, se non hai niente da dire, noi ascoltiamo con piacere qualcun altro.
Evelin si sedette e ci rimase male perch; non era riuscito a far capire a tutti quanto il suo libro fosse veramente interessante e bello!
Perch; devo descrivere qualcosa di bello, quando posso soltanto godermelo? Per esempio, quando vedi il mare, tu non urli a tutti che ; bello, lo guardi soltanto e ti senti felice.
Evelin torn; a casa molto triste. Raccont; ai suoi genitori come fosse andata la lezione. Loro lo sostennero, dissero che lui aveva pieno diritto di non scrivere niente, perch; l’esercizio era di esprimere le proprie emozioni, e quelle erano state le sue!
Tutti esprimiamo in modo diverso la nostra gioia.
Dopo queste parole Evelin si sent; meglio. Corse nella sua stanza e decise di conservare quel foglio vuoto come ricordo del libro, era il pezzo di carta numero sette.
Dopo qualche tempo lo chiam; un suo amico.
-Ascolta, io sono interessato a leggere il tuo libro segreto, che ti ha lasciato senza parole!
-Certo! Domani te lo dar; con piacere.
Decise di guardare i cartoni animati, Evelin era felice.
8.
Erano giorni freddi e purtroppo Evelin si ammal;. Lui non sempre ascoltava sua mamma quando gli diceva di indossare i vestiti caldi.
Certamente il bambino era un contento di non andare a scuola, ma i suoi genitori erano molto preoccupati del suo raffreddore e decisero di farlo riposare a letto.
Lui passava quasi tutto il suo tempo sdraiato nel letto, a volte si annoiava, prendeva in mano la sua collezione e guardava i fogli. Per lui non era importante la loro quantit;, ma il ricordo che questi portavano!
Purtroppo le sue condizioni di salute non migliorarono, Evelin non era ancora guarito, cos; la mamma decise di chiamare un medico senza dirgli nulla, perch; suo figlio aveva molta paura dei dottori. E quando il giovane ragazzo con il camice bianco entr; nella stanza, Evelin si preoccup; e inizi; a urlare e a piangere a dirotto, rifugiandosi sotto le coperte.
La mamma e il dottore provarono a calmarlo in ogni modo, ma fu tutto invano. Evelin smise di piangere soltanto quando il dottore and; via.
La mamma stavolta aveva ceduto alle richieste del figlio, ma ha strappato una promessa, da domani lui dovr; essere pi; coraggioso.
Cos; inizi; a ripetere “Devo essere pi; coraggioso!”, ma da dove poteva prendere questo coraggio?
Il dolore fa crescere la paura. Evelin stette sveglio tutta la notte, provava vergogna per la sua codardia, ma ormai aveva deciso, da domani sar; sempre coraggioso e valoroso.
Evelin arriv; in cucina per la colazione e chiese a sua mamma di chiamare il dottore ancora una volta.
-Io voglio guarire! Il medico pu; aiutarmi, allora bene, ho deciso da oggi di essere coraggioso!
-Bravo, figlio! Rispose la mamma con un sorriso.
- Sono fiero di te! Aggiunse il padre.
E quando dopo qualche ora arriv; il dottore, la prima frase che il bambino disse a lui fu:
-Ti prometto di essere pi; coraggioso, per tutta la mia vita! Metti la puntura!
Il dottore era molto sorpreso, rispetto a ieri il bambino era cambiato.
-Non voglio sapere come mai sei cos; cambiato, ma mi hai sorpreso. Sono molto contento, il mondo ha un uomo coraggioso in pi;.
Il medico strizz; l'occhio e prese la scatolina bianca con la medicina.
Evelin decise di non chiudere gli occhi, strinse i denti e non staccava lo sguardo dalla scatola bianca delle medicine.
Ma non fu come Evelin pensava, successe tutto molto velocemente e quasi senza dolore.
-“Ecco fatto”. Disse il dottore al bambino.
-Tra un p; di giorni potrai andare a scuola.
Evelin non sapeva cosa rispondere, le sue guance erano diventate rosse dall’ imbarazzo.
-Ma posso io...
E si blocc;.
-... tenere come ricordo quella scatola? La terr; per ricordarmi del giorno in cui ho fatto la puntura.
-“Certo!” Rispose ridendo il dottore.
Evelin strinse in mano il suo premio. Mentre la mamma accompagn; il dottore alla porta, il bambino tir; fuori la sua collezione e vi aggiunse il suo ottavo “quadrato di carta”. Dopo la puntura and; a letto, si mise sotto la coperta e chiuse gli occhi, si sentiva molto meglio.
Evelin sapeva di essere diventato pi; coraggioso, forse se un giorno lui racconter; a qualcuno della sua collezione, quella per cui sar; pi; orgoglioso sar; quella della scatola delle medicine!
Perch; noi abbiamo bisogno di molto coraggio nella vita!
Quando sua mamma entr; in camera, lui gi; dormiva.
Lei baci; suo figlio sulla fronte e gli aggiust; la coperta. Era davvero molto orgogliosa di lui!
Spegnendo la luce, la mamma not; la scatola sotto al letto, lei sperava che un giorno suo figlio possa riempirla ed essere felice!
9.
Arriv; il giorno pi; bello dell’anno, il compleanno!
Per Evelin questo significa solo una cosa: regali, regali, la torta e ancora regali! Sua mamma con babbo hanno organizzato una grande festa a casa, c’erano molti invitati, bambini e adulti, erano tutti felici, oggi Evelin ha nove anni!
Il compleanno ; veramente il pi; bel giorno dell’anno, perch; tutti vogliono che tu sia felice.
In questo giorno i suoi genitori gli hanno consentito di fare tutto quello che lui vuole, mangiare cosa vuole, nessuna richiesta, grande libert;, nessuna regola.
Evelin si sentiva al centro del Cosmo, come il pi; importante Re!
Inoltre sapeva che oggi i genitori gli perdonavano tutte le birichinate e quindi rideva pi; degli altri!
Loro giocavano a calcio con gli amici nel giardino. La squadra era mista, c’erano bambini, bambine e adulti. Ma l’unica cosa che non piacque a Evelin fu che non riusciva mai a vincere una partita.Ma capi che l’importante non era vincere, lui era felice lo stesso, anche senza vittoria.
Poi tutti hanno iniziato mangiare la torta, facendo gli auguri e donando i regali.
E’ bello donare i regali, regalando insieme anche la gioia a chi lo riceve! Tutti i suoi amici erano pronti, loro sapevano cosa piaceva ad Evelin, ma erano anche sorpresi: libri, giochi di societ;, racchette da tennis, pallone da calcio, maglia con immagine del personaggio preferito, cavalletto per il disegno e pennelli, piccolo pianoforte elettronico, piccola fotocamera.
Ma il regalo pi; bello gliel’ hanno preparato i suoi genitori.
Chiamarono il figlio nell’ altra stanza e Evelin non pot; credere a suoi occhi! L; c’era il suo attesissimo regalo, incartato in una carta grigia. Ecco la bici!!!! L’aveva capito dalla forma dell’imballaggio del regalo, Evelin era felicissimo.
-Urr;! Mamma, babbo, grazie mille! Urr;! Urr;! Urr;!
La desiderava da molto tempo! Adesso lui pu; andare dove vuole. Sar; il suo amico “a due ruote”. Un sogno che si avvera!
Evelin ha dato tanti baci a suoi genitori e poi si ; precipitato ad aprire suo grande regalo. Strappava la carta da imballaggio in piccoli pezzettini, finalmente vedeva il colore della bicicletta, era giallo intenso.
-Molto bella!!!
Era al settimo cielo e tutti erano felici nel vederlo cos; contento.
Decise di provare quanto andava veloce questa bici, tutti i bambini lo seguivano correndo. Evelin si ; seduto per primo e ha iniziato pedalare e ridere.
Andava molto veloce e i suoi amici non vedevano l’ora di provarla anche loro.
Poi la festa fin;, ma tutti i bambini ancora giravano con la bici di Evelin.
Lui non era avaro, viceversa, faceva girare i suoi amici con piacere, anche chi era timido e non voleva chiedere o chi non sapevano come andare in bici.
Evelin sapeva che non sarebbe successo niente di male se i suoi amici avessero provato la sua bici, anzi, loro rimarranno molto contenti.
; arrivata la sera, tutti sono ritornati a casa. Evelin ha portato il suo nuovo “amico di ferro” nel garage, poi ; corso dai genitori. Babbo leggeva il giornale, mamma puliva il pavimento pieno di coriandoli.
-E’ stato il mio miglior compleanno! Grazie mille a voi!
Loro hanno sorriso, poi la mamma ha detto:
-Te lo sei meritato!
All’ improvviso lo sguardo di Evelin si sposta sul pavimento, ha notato i pezzettini di carta di imballaggio del suo regalo.
-Mamma, aspetta! Non buttarlo via, per favore! Mi serve questo!
E Evelin ha preso un grande pezzo grigio di carta.
-Questo lo voglio tenere per ricordarmi di questo bel giorno!
La mamma sorpresa ha detto:
-Va bene.
Babbo invece ha chiesto:
-Ma non sar; la bici il pi; bel ricordo di questa giornata per te?
-S;, ma questo ; per la mia collezione.
Poi tutti e tre sono andati nella stanza di Evelin per mettere il nono pezzo della collezione dentro il suo “scrigno del tesoro”.
10.
; un grande sollievo sentirsi adulto, ogni nuovo anno puoi fare cose sempre pi; interessanti nella vita. Evelin aveva certamente i suoi obblighi di casa, per esempio, lui spesso doveva pulire la camera e ogni giorno buttare via la spazzatura.
La sua famiglia divide la spazzatura. Nelle diverse zone di casa ci sono bidoni speciali, riempiti in diversi momenti. Nella cucina c’; un serbatoio per residui alimentari biologici, nel corridoio, vicino alla porta, c’; il recipiente per il vetro mentre nello studio di babbo c’; il cesto per la carta scarabocchiata, nel ripostiglio quello per i prodotti di plastica e soltanto nel bagno quello per la spazzatura mista. Sono tutti abituati a questo da molto tempo anche perch; ; molto importante per la cura del nostro pianeta.
Ma Evelin pens; che era gi; pronto per fare qualcosa di piu' importante, cos; si ; avvicinato alla mamma e ha detto:
-Mamma, io posso fare qualcosa di piu' utile per la nostra casa, perch; sono gi; grande!
Sua mamma era piacevolmente sorpresa e contenta per le sue parole.
-Bene, figlio, fammi pensare.
-Ok.
-Sai, penso che puoi andare al supermercato qui vicino e comprare un po' di prodotti.
-Dici sul serio?
-S;. Adesso ti scrivo la lista con i nomi dei prodotti, se non trovi qualcosa puoi sempre chiedere, educatamente, al dipendente del supermercato e farti indicare dove si trova.
-Benissimo!
-Ecco, tieni i soldi. Qui ho scritto il latte, il pane, l’olio, le banane e i cereali. Ecco anche la borsa, dove puoi mettere tutto, se per caso ci dovesse essere qualche problema, chiamami subito al cellulare. Ok?
-Ok!
Era la sua prima spesa da solo ed era molto felice per questo.
Ma subito cap; che non ; facile come pensava. La prima difficolt; fu che tutti i prodotti nella lista si trovavano in diversi reparti, per questo il bambino doveva correre da un reparto all’altro per trovarli.
Trovato l’olio d’oliva, si accorse che quello della marca che le aveva scritto la madre era finito... c’erano tanti altri oli, ma lui non sapeva quale scegliere. And; nel panico, ma subito si ricord; del consiglio della mamma e chiese alla ragazza che lavorava nel supermercato:
-Mi scusi, lei mi pu; aiutare? Mia mamma mi ha detto di comprare una certa marca di olio, ma non c';.
La ragazza sorridendo al piccolo cliente, rispose:
-Andiamo, ti faccio vedere una marca di olio simile, anche molto buona. Tua mamma sar; contenta.
E quando mise l’olio nel suo cesto, il bambino la ringrazi;:
-Grazie mille! Mi hai appena salvato! Questa ; la prima volta che vengo al supermercato da solo.
Ma c’era anche un altro problema. Sua mamma non aveva scritto di quante banane aveva bisogno...
Evelin inizi; a pensare: “Forse tre, una per ognuno? E se arrivano gIi ospiti, o se tutti mangiano una banana, allora in casa di nuovo non ce ne saranno...”
Cos; ne prese dieci per non sbagliare.
Portare tutta la spesa verso la cassa fu davvero faticoso inoltre Evelin not; che c’era una lunga la fila prima di lui.
“Spero di non passare tutto il giorno ad aspettare, ;’ davvero fastidiosa l’attesa”. Ma il bambino pens; che bisogna superare questa difficolt;!
Dopo quindici minuti si avvicin; alla cassa. Durante questo tempo lui poteva vedere da capo a piedi tutti gli altri clienti del supermercato. Quasi tutti sono parlavano al cellulare.
-Ciao! Ti serve la bustina? Ha chiesto gentilmente il cassiere.
-No, grazie. Ho la mia borsa.
-Bene.
-Ecco i soldi.
-Grazie mille. Ecco il resto e lo scontrino. Arrivederci.
Urr;! Era riuscito a fare la spesa! Dopo aver messo velocemente i prodotti nella borsa, Evelin torn; a casa di corsa. Sua mamma gli apr; la porta.
- E’ stato pesante per te fare la spesa?
-No! Assolutamente no! Mi ; piaciuto molto! Spero di andare spesso al supermercato. Ecco il resto, lo scontrino lo conservo per ricordarmi di questo giorno.
-Certo, figliolo. Sei bravissimo! Grazie mille a te! Mi hai dato una grande mano, ho avuto anche il tempo per cucinare la zuppa.
Evelin con lo scontrino in mano corre nella sua stanza, ha deciso che lo scontrino della sua prima spesa sar; il decimo tesoro, anche se ci sono molte parole stampate sopra. L’ importante ; che questo pezzettino di carta sar; un bel ricordo per lui. E quando la sera suo babbo ; ritornato dal lavoro, Evelin gli ha raccontato tutto quello che aveva fatto oggi.
11.
Nel mondo esistono molte competizioni, alcune di loro sono molto stupide, altre pericolose, altre molto importanti e interessanti.
Nella scuola di Evelin ogni anno organizzano un concorso interessante. Gli alunni gareggiano l'uno contro l'altro su chi di loro portasse pi; carta straccia da casa.
Il vincitore veniva determinato dal peso della carta.
I maestri reputavano quest’evento molto importante, dopotutto in questo modo era possibile infondere il pensiero di quanto fosse importante raccogliere la carta per riciclarla, invece di buttarla in discarica!
Cos; non contaminiamo il nostro pianeta, il nostro habitat e la nostra vita.
Tutti hanno partecipato a questo concorso in modo diverso e hanno dato il loro contributo a una cosa utile. Evelin era felice perch; aveva scoperto che non era l’unica persona a raccogliere la carta.
Certamente lui aveva la sua collezione, ma era un'altra cosa, lui raccoglieva i pezzi di carta per i suoi ricordi, non per riciclarli.
Ma l'idea stessa che dal vecchio ; possibile creare qualcosa nuovo era fantastica, dal foglio colorato o scritto si potesse ottenere di nuovo un foglio pulito e bianco, da usare per la propria creativit;, per nuove idee.
Cos; ha deciso di partecipare a questo concorso scolastico. Sapeva che se avesse cercato bene in casa avesse trovato un sacco di carta inutile e dimenticata. Forse sua mamma lo aiuter; con gioia, perch; sua madre si dedica spesso a riordinare la casa.
Per questa buona causa tutti gli alunni hanno persino lasciato la lezione prima della fine, per tornare a casa e avere il tempo di raccogliere la carta.
Se cerchi puoi trovare tante cose interessanti! La mamma ha sostenuto il figlio per la sua nuova impresa.
Per loro ; stato come cercare un vero tesoro! Si divertivano mentre facevano qualcosa di importante.
Hanno scoperto che la carta nella loro casa era piu' di quanto si potesse immaginare. Le scatole, i vecchi giornali, le riviste strappate, i quaderni scolastici dello scorso anno, le ricevute non importanti e i disegni da bambino, le note non piu' rilevanti, i libri rotti e i taccuini pieni, i volantini pubblicitari e cataloghi, i disegni non necessari, le confezioni dei cosmetici della madre, i pezzi di cartone rimanenti, la carta da imballaggio, le istruzioni e la carta strappata, i calendari degli anni passati e altro...
Nel loro soggiorno c’era una montagna di carta, ma ; stato molto bello fare quello che gli piaceva: la ricerca della carta, a cui veniva data una nuova vita. La mamma era felice di aiutarlo, poi anche il pap; si un; a loro.
- La vittoria sar; nostra! Grid; il bambino mentre cercavano la carta in giro per tutta la casa.
Il giorno dopo suo padre ha caricato in macchina tutta la carta straccia trovata e l’ha portata a scuola.
Ma Evelin inizi; a pensare “; giusto o no aver lasciato la mia collezione intatta?”
Poi si calm; perch; sa che tutti devono avere degli oggetti per fissare alcuni ricordi per la nostra felicit;!
Le bilance scolastiche dimostrarono che la loro famiglia aveva raccolto pi; chili di carta di tutti gli altri partecipanti! Il direttore della scuola si ; congratulato pubblicamente con Evelin e gli ha dato un diploma, un certificato della vittoria di questo concorso.
Il bambino esult;! Se ci credi fino in fondo, puoi vincere!
Al ritorno a casa, la mamma ha preparato la torta di mele per celebrare la vittoria del figlio.
-Sei diventato la stella di tutta la scuola, Evelin!
-Mi ; piaciuto vincere! Vi prometto che non te ne far; pentire.
Dopo corse nella sua stanza e apr; la sua scatola del tesoro, l'undicesimo pezzetto di carta era il suo diploma. Questo non ; certamente solo un pezzo di carta, per Evelin ; la memoria della vittoria della competizione.
La sua collezione sta crescendo. ; cos; bello vedere qualcosa che ; importante e prezioso per te. Lui chiuse sua scatola sorridendo, ora ha una nuova idea in testa.
12.
Ogni persona ad un certo punto della vita capisce cosa vuole diventare quando crescer;...
Era una giornata calda e Evelin giocava nel cortile di casa, soffiava un leggero vento caldo quando improvvisamente il bambino not; qualcosa di bianco che, come un uccello, volava per aria. Lui corse velocemente in quella direzione per capire bene: sembrava un uccello o forse un aquilone.
In realt; questo era un normale biglietto di auguri che fu tirato fuori dal vento e Evelin cerc; di prenderlo, senza riuscirci. Era divertente!
Dopo un p; si ; rivelato pi; agile, ed ; riuscito a prendere il foglio di carta!
E sapete che nel momento in cui salt; e le dita toccarono la carta, accadde qualcosa di magico.
Atterrando a terra con un pezzo bianco in mano, pens; che fosse il bambino pi; felice della Terra! Subito dopo decise esattamente cosa far; quando crescer;!
-Mamma, mamma!
Grid; molto forte, correndo in casa.
-Che succede, figlio?
Era a corto di fiato tanto che non riusciva a parlare.
-Ho deciso cosa voglio fare da grande!
-Davvero? Che bello! Ricordo che io e tuo padre te lo abbiamo chiesto un paio di volte, ma non lo sapevi, dimmelo adesso.
-Voglio costruire un enorme impianto di riciclaggio di carta!
-Wow! ; un bel sogno, amore mio! Sai che ; possibile, te lo dico sul serio, credo che tu possa diventare il direttore di un enorme impianto!
La madre rideva di gioia.
-Naturalmente. Mi piace un sacco! Amo la carta! Voglio aiutarla a vivere una o pi; vite!
-Tu sei bravo! Ti voglio un sacco di bene!
E la mamma lo abbracci;.
-; nato il suo sogno! Questa ; la vera felicit;- avere il proprio sogno!
Penso che ci siano molte persone nel mondo disposte ad aiutarti a realizzare il tuo desiderio.
Ha continuato sua mamma.- Vedrai che incontrerai qualcuno con un sogno simile al tuo. Sai, figliolo, molte persone nel mondo senza sogni sono disposte ad aiutare gli altri, vedendo in questo sogno anche il loro sogno. Quindi ce la farai, al cento per cento!
Dopo queste parole Evelin si rallegr; ancora di pi;.
Quando suo padre torn; a casa e sent; tutte queste notizie da suo figlio, gli consigli;:
-Bravo! Sono fiero di te, figliolo! Bel sogno! Quando crescerai, sarebbe utile sapere tutto sulle piante maculate, forse anche vedere tutto dall'interno. Provaci.
-S;. Dopo tutto, ho ancora molto tempo avanti.
-il prossimo fine settimana ti porto ad una gita, vedremo insieme come funziona il tutto!
-Grazie, pap;!
E lo abbracci; forte.
Che bello quando la famiglia ha un’armonia reciproca, quando i genitori supportano i loro figli in tutto !
In risposta a tutto questo calore, Evelin decise di mostrare il suo segreto principale, ; andato in camera a prendere la sua scatola magica, e per lui era davvero magica!
Evelin mise il suo tesoro sul tavolo sotto gli occhi sorpresi dei genitori.
-Adesso vi faccio vedere una cosa, mi piace molto la carta e ho un'intera collezione di fogli bianchi, ognuno con la sua storia e significato!
Il figlio cominci; tirare fuori a uno a uno i suoi pezzettini, raccontando ogni dettaglio su come li avesse raccolti.
I suoi genitori erano soddisfatti.
-Se fai vedere la tua collezione al direttore dello stabilimento dove andremo allora ti trover; sicuramente qualche aiutante!
Aggiunse il padre.
-; molto importante riciclare la carta, sei cos; piccolo ma lo sai gi;. Penso che tu possa ispirare le persone a trattare con cura una risorsa cos; importante per tutti noi come gli alberi!
-Grazie mille, mamma! E poi ho capito da tempo che alla gente piace raccogliere qualcosa. E potrebbe essere qualsiasi cosa!
Ñâèäåòåëüñòâî î ïóáëèêàöèè ¹219052100411