La mia prima esperienza a Terni OLJ
Il mio primo viaggio del 2021 e' avvenuto ieri il 2 marzo grazie ad un incarico di interpretariato notarile italiano-russo a Terni. Correvano i tempi duri di varie restrizioni statali dovute al Covid. E a partire dall’11 settembre 2020 non ho lasciato piu' Perugia dove abitavo dal 2009, cioe' potevo considerare l’improvvisa occasione di partire come una grande impresa e un sorso della liberta' inaspettata. Ero felicissima di cambiare l’aria perugina per quella ternana.
In stazione pero' un omino mi ha chiesto dove vado e perche' e se ho quel benedetto foglio compilato senza quale non si poteva viaggiare. Troppe domande personali, ma mica devo rispondere. La mamma m’insegnava di non parlare con delle persone sconosciute. Cosi' mi sono rientrata in me stessa facendomi ricordare di vivere nei tempi oscuri quando si respira la propria anidride carbonica.
Inoltre, per una mia grande vergogna devo confessare che ieri e' stata proprio la mia occasione per visitare “La Citta' d’Acciaio” per la prima volta. Non si parla dell’antica Interamna nella Perusia Augusta come se non esistesse. Si parla della Cascata delle Marmore che si vede cosi' distante dalla Peroscia come se fosse in un altro mondo.
Nell’estate 2010 ero gia' passata da quella parte per poi proseguire verso la famosa cascata le acque della quale saltano giu' diventando bianche e grazie alla quale Terni e' diventata una mira per turisti di tutto il mondo che desideravano infiltrarsi nei sentieri di Byron, Goethe, Schiller o Keats. Perche' essa, pur essendo artificiale, costruita dai romani antichi, e' la piu' alta in Europa e nota per le figure intellettuali celebri che la scoprirono con una grande ammirazione facendone tanto preziosa quanto desiderata con la propria magia della parola. Anch’io desideravo tanto di essere un giorno li' dove sono rimaste le tracce dei poeti romantici per poter sentire il loro spirito, magari in una ricerca d’ispirazione nella Valle Incantata, nel Bosco Sacro o nel Lago di Smeraldo le acque del quale sono state immortalate in una leggenda locale sui due fiumi.
Tuttavia quell’estate io di Terni ne ho visto poco: soltanto una stazione dei treni dove mi ha incontrato un mostro di metallo da 12000 tonnellate pronto a schiacciarmi in ogni momento e un’altra, quella dei pullman, desertica nei giorni festivi. Non sono venuta a curiosare nella citta' stessa perche' “non c’era niente d’interessante da vedere” come mi ha dichiarato un mio conoscente tedesco che abitava li'.
Tutti sanno che e' la prima citta' industriale con la sua famosissima produzione d’acciaio bellico ed e' proprio per questo Stalin qui e' ben noto grazie al suo cognome d'arte.
Molti sanno anche che e' famosa perche' con la sua Fabbrica d’Armi ha fatto partecipare attivamente la Terni nella II Guerra Mondiale, la ragione per cui e' stata atrocemente bombardata sia dalla rappresaglia tedesca che cercava di distruggerla senza speranza. Invece, ha potuto radere al suolo il centro storico lanciando proiettili dalla montagna che ti guarda dall’alto quando sei all’inizio del Corso Tacito davanti alla Fontana dello Zodiaco che i perugini chiamano “La Bruttissima” paragonandola alla loro proprieta' medievale orgogliosamente coronata come la Signora di Perugia che e' “La Fontana Maggiore”, il simbolo della citta'.
La mia percezione della “Bruttissima”, invece, era molto piacevole perche' alla luce del sole l’acqua che cadeva, assomigliava ai capelli bianchi di un essere fiabesco che brillavano come l’oro sullo sfondo azzurro. E il rumore dell’acqua cadente richiamava proprio l’immagine potente della Cascata, ormai il simbolo di Terni. Tuttavia i bombardamenti subiti dalla Terni all’epoca c’erano anche da parte degli Alleati percio' la povera gente ternana li ricorda molto bene ogni istante grazie ad una sirena di allarme che si scatena ogni mezzogiorno come un monumento suonante che mette tutta la cittadina in paura, pensiero e silenzio.
Quindi, sono arrivata in una citta' strategica umbra sia dal punto di vista militare sia dal punto di vista politico-economico sia da quello storico-culturale. Non e' a caso che le Rocche Albornoz sono state costruite qui nella zona: a Piediluco, a Narni e a Spoleto.
Ma…Chi lo sa che e' anche la citta' dove a' nata la storia della Festa degli Innamorati e del Giorno di San Valentino che con tanto entusiasmo ogni anno celebra quasi tutto il mondo? E chi sa che la Chiesa di San Valentino si trova a Terni? E chi conosce la leggenda dei fiumi Nera e Velino nota come la leggenda della Cascata delle Marmore? Pochi. E mi chiedevo il perche'. Quindi, non e' soltanto la citta' d’armi ma e' anche d'amore.
La grande unione del Marte e della Venere avviene a Terni. Allora non solo e' una citta' strategica ma anche piena di potenza e carica d’energia. E allora perche' in questa citta' si parla cosi' poco dell’amore e cosi' molto delle armi? Perche' la presenza del Marte qui si sente piu' di quella della Venere anche se e' proprio lei il piu' antico simbolo patrio italiano nascosta nella Stella d’Italia e nel nome della Citta' Eterna? Come sempre si tratta della discriminazione delle donne: i maschi vogliono dominare le femmine che devono obbedire. Oppure perche' l’antica Interamna e' stata costruita dall’Impero Romano che aveva la guerra nel sangue e diceva “Si vis pacem, para bellum”? Allora ci vuole proprio invocare Venere per calmare Marte e sostituire l’immagine bellica ternana con quella amorosa. Cos; ragionando, attraversavo la citta' diretta all’incontro di lavoro.
Non me l’aspettavo ma ieri a Terni ho scoperto delle cose che mi hanno catturato: poniamo la nostra attenzione a seconda della nostra percezione del mondo che ci circonda ma con i filtri diversi creati da noi stessi.
Qui ho visto per la prima volta un imponente palazzo bianco che ospitava la Prefettura e la Provincia di Terni che mi e' sembrato un enorme museo. Avrei voluto tanto entrare ma non si poteva. Poi sono arrivata in una piazza dove davanti ai miei occhi e' apparso un edificio di color rosa con delle finestre bianche decorate che assomigliava moltissimo ad un edificio russo. A Terni questo palazzo ospitava la Biblioteca Comunale e sulle pareti c’erano vari memoriali dedicati ai caduti durante la II Guerra Mondiale.
Correvano i tempi duri delle mascherine. La gente le portava in strada ma non c’era nemmeno un'ombra della presenza della polizia. Nessuno controllava nessuno. Della polizia non c’era nemmeno una traccia, una sfumatura, una scia nebbiosa cioe' nemmeno una vaga presenza. Era una mattina qualsiasi con bar e negozi aperti. Sembrava tutto normale ma fino ad un certo punto. Solo che per entrare in un bar si doveva fare una fila assai lunga. All’improvviso e' apparso un uomo senza mascherina. Non l’aveva nemmeno appesa all’orecchio. Ha incontrato un altro uomo che, invece, portava una mascherina e cosi' hanno fatto una lunga chiacchierata. Era proibito di parlare con una persona senza mascherina.
Ho girato in un’altra direzione e mi sono imbattuta in un rozzo palazzo medievale tutto impietrito, come se fosse dopo uno sguardo della Medusa. Ho letto “Palazzo Spada di una famosa signorile famiglia notarile di Terni”. Cercando di fotografare lo Spada, un attimo mi ha regalato uno scatto spettacolare: il Sole risplendeva dalla finestra come una Stella d’oro e con i suoi raggi creava un gioco magico nei miei scatti. N’ero felicissima. Quello che mi e' mancato molto di piu' in questo folle periodo e' l’impossibilita' di catturare dei momenti con la mia fotocamera fedelissima. Ero nostalgica per il concetto del Carpe Diem. Il curioso palazzo con la corona del Sole ospitava il Municipio di Terni.
Ho proseguito fino all’incontro col Tribunale: il Palazzo di Giustizia si trovava a sinistra della strada principale e rappresentava un moderno edificio grigio con gli angoli acuti come normalmente si immagina un tribunale tipico. Fuori c'era gente ad aspettare e un continuo via-vai. Sembrava che funzionasse. Non come a Perugia dove tutti gli uffici giudiziari si sono trasformati all'improvviso nelle fortezze medievali inespugnabili, deserte e prive di vita. Quindi, a Terni la vita ancora c’e'. A questo punto ho deciso di muovermi alla ricerca del Duomo per vedere il cuore e l’anima della citta'.
All’improvviso il mio sguardo e' stato attirato dal nome molto suggestivo di Nera Marmora nata in questa semplice palazzina bassa di due piani con due finestre piccole decorate con le tendine bianche ricamate in stile rustico. Ho letto che lei fu una cantante lirica famosa morta giovane. Dopo un certo viaggio nel mio immaginario ho ripreso la via verso il Duomo. Il Campanile in fondo suonava ma la stradina era vuota. Girando a sinistra ho visto una piazzetta e a destra c’era un edificio basso bianco con colonne e statue sul tetto che poteva benissimo essere un museo. Invece, era il Duomo di Terni. Sono rimasta parecchio delusa perche' mi sono abituata ad altri tipi di Duomo in Italia. E questo, invece, era piuttosto una chiesa moderna.
I miei piedi mi hanno portato via per fare una colazione: un cappuccino con un cornetto me li gia' immaginavo da mangiare fuori dal caffe' (perche' per decreti leggi non si poteva mangiare dentro), quando all’improvviso il barista mi ha avvertito con grande gioia che non si poteva ne' mangiare, ne' bere nemmeno fuori in strada. Sono rimasta perplessa. Come mai? A Perugia si poteva e a Terni no? E il barista continuava a dire che a Terni si poteva mangiare solo a casa o in macchina e, invece, in strada no, se non fosse in un vicolo cieco e di nascosto lontano dagli occhi della polizia e se qualcuno viene visto mangiare, la multa da pagare per una colazione di 3 euro sara' da 400 a 2000 euro. C’era un lampo di Giove. Gia' alla gente il governo italiano non permette ne' di respirare, ne' di lavorare, ne' di comprare, ne' di viaggiare, ne' di spostarsi, ne' di visitare parenti e amici, ne' di stare con la famiglia, ne' di festeggiare, ne' di riunirsi, ne' di gioire, ne' di studiare. Adesso non si puo' nemmeno mangiare ne' bere ne' andare in bagno se non sei a casa tua? Cosi' pensando mi sono scusata rifiutando di comprare qualsiasi cosa e ho deciso di fare una dieta. Una lunga dieta ternana utile alla salute.
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