Sally s Four Points un thriller, horror

I quattro punti di Sally. La storia di un mistico, thriller
Elena Serebrovskaya-Migliori

"Sally,s Four Points" e’un thriller, horror.

Era guidato dalla paura? … No! Era guidato dalla ragione!

Venerdi sera.... Una giornata qualunque... Un venerdi qualunque.... Una serata qualunque...
O... No? No, non un venerdi qualsiasi! E non e’piu’ sera... Dopo il caos dei pensieri, arrivo’ il mattino... Sara’ piu’ saggio?

Qualcosa deve essere fatto.... Per fare qualcosa... Ma che cosa?

Correre!

"Eccola, la mia borsa, contiene tutto: articoli per l’igiene, vestiti necessari e... E questa e’la cosa piu’ importante. Lo guardero’ di nuovo»

Max, come si proponeva di chiamarsi (cosa c’era nei documenti alla nascita, solo dio lo sa), apri una borsa gialla, consumata non dall’eta’, ma dall’uso intensivo, e ne tiro’ fuori un grosso fagotto grigio.

L’espressione del suo viso si trasformo’ da tesa a tranquilla, calma, persino sognante...

"Tutto e’a posto... Vivremo!» esclamo’, e si guardo’ intorno.

Chi puo’ sentirlo? Nessuno. Tranne uno scarafaggio, che si blocco’ per un momento, appeso al davanzale della finestra.

«Che albergo!» - Max era abitualmente indignato, guardando le pareti gialle e stantie della stanza. Sono cosi’ progettati... O sono diventati gialli per la sporcizia e la malinconia?

"Corri!"

l’uomo si guardo’ intorno ancora una volta - aveva dimenticato qualcosa? Afferro’ la borsa dove era abitualmente nascosto l’amato fagotto, e in silenzio, come se volesse essere conosciuto come un volo inosservato dalle pareti gialle e da uno scarafaggio solitario.

"Mi dispiace, amico, non ti portero’", lancio’ all’insetto congelato, "Forse sei morto molto tempo fa".

Cercando di essere calmo ed equilibrato, Max se ne ando’ con cautela, chiudendo silenziosamente la porta della sua dimora di breve durata in un hotel squallido, come lo trovo’, con un nome inadeguato -

"ORO"

"Non tutto cio’ che non brilla e’oro", sorrise Max, allontanandosi rapidamente lungo il sentiero ricoperto di vegetazione dalla strana dimora.

"Ho pagato?.. Non mi ricordo... E non c’e’niente da pagare!" e getto’ tra i cespugli con un colpo la chiave della stanza, che teneva ancora in mano.
In ogni caso, la sua coscienza non lo tormentava, anche se non pagava. Aveva un altro argomento, globale... assorbendo tutto... Un argomento di riflessione...

Settembre... Caldo settembre... Le ombre sono piu’ lunghe, la rugiada e’piu’ fresca, ma il sole si scalda d’estate, come se volesse dare ad ogni creatura vivente una riserva di calore prima del freddo che si avvicina...

Assicurandosi che nessuno lo seguisse (il modo di tale persuasione che aveva ora perfezionato), l’uomo sospiro’ e cerco’ un posto dove sedersi, o meglio ancora, direttamente sull’erba.

Stava succedendo qualcosa di incomprensibile... Qualcosa che non puo’ essere spiegato dalla logica. Ma meno spiegazioni per fatti ovvi, piu’ vuoi capirli.

Cosi’, pensando
abitualmente con se stesso, il fuggiasco cerco’ di concentrarsi sulla cosa principale, di spegnere la sua ansia, per la quale si permise di sdraiarsi sull’erba, distendersi e chiudere gli occhi.

"Quindi, la prima cosa:

e’morta. Succede, anche se puo’ essere piu’ che deplorevole...

Vidi la sua morte, le tenni una mano fredda, un polso con cui mi bloccai.
Ho visto le mie labbra diventare blu...

E’morta, senza dubbio... Funerale, pianto, veglia... Stupide condoglianze da vicino e da lontano.... Una croce di metallo per centomila... E’irrimediabilmente morta...

Punto due:

E’TORNATA!

Io sono un testimone! Volentieri? No! Raccapricciante?! "Si’!"

Una mattina, quando era passato un mese dalla sepoltura del suo corpo senza vita..., "di buon mattino, verso le cinque, sentii l’aroma insistente del suo profumo... Illusione? L’amarezza della perdita ha causato allucinazioni olfattive?"

Max cerco’ di ricordare le piu’ piccole sfumature di questi eventi apparentemente vecchi e, allo stesso tempo, recentissimi, per i quali il suo corpo tremava convulsamente a tempo con il monologo interiore.

Ma... non c’era ne’ grande dolore ne’ dolore doloroso - Sally (il suo nome era Sally) lascio’ questo mondo tranquillamente, senza pretese e capricci. Nessuna lacrima di rammarico da parte sua, nessuna sincera tristezza da parte di coloro che hanno visto la defunta partire per un altro mondo migliore...

"Speriamo che sia il migliore..." - continuavano a ripetere parenti e amici, padroneggiando i dolcetti funebri.

"Era fantastica! L’amica di Sally sospiro’, asciugandosi il moccio e le lacrime con il bordo della sciarpa.

"Incredibile?! Cosa c’era di sorprendente in lei? Anche se... Max, sdraiato sull’erba all’ombra di un grande albero caldo che aveva assunto il pericolo del surriscaldamento solare, ha costruito per la millesima volta una catena di eventi, cercando di trovare qualche dettaglio, trascurato, mancato, che dovrebbe, deve, spiegare tutto!

«Oh! Non dire... Non dirmelo! Ci manchera’ cosi’ tanto questa donna calorosa..." - ha fatto eco ai ricordi del pubblico, cospargendosi teatralmente il viso con il palmo della mano. Di tanto in tanto, si toglieva la mano dalla bocca per versare l’amarezza del vino... il senso di colpa della perdita..., come voleva pensare. Sapeva perche’ era venuta li... "Che dolore!" e tanto vino... colpa per la perdita...

"E’la prima volta che vedo questa vecchia...", penso’ Max, ricordando l’evento, cercando di rinfrescare ogni parola che diceva per... Per trovare la chiave... La chiave? Ma cosa devi sbloccare?

PUNTO TRE:

Nell’elenco delle intense riflessioni di un uomo di quarant’anni seduto sotto un albero ombroso, sono stati evidenziati quattro punti principali:
Ed ecco

il PUNTO TRE:

Lei lo odia! Lei, Sally, vuole ucciderlo! Per quale motivo?! Perche’?! E – come?! Dopotutto, e’morta! Giace nel terreno.... Bugie... O no? Forse dovrei dare un’occhiata?

PUNTO QUATTRO -

DOBBIAMO VEDERE

Si’... Quarto, devi controllare se e’nella tomba.

Questa ossessione, quanto terribile, cosi’ speranzosa, in qualche modo baleno’ e... si stabili nella testa di Max. E quest’idea ha gia’ due settimane.


DOBBIAMO DISSOTTERRARE QUELLA MALEDETTA SALLY!

C’e’stata anche una mattina presto, quasi di notte, in cui avrebbe dovuto piangere in un letto solitario, abbracciato a un cuscino solitario, ma ha dormito tranquillamente, Max ha sentito un profumo molto familiare - il suo profumo... Un’arancia, un’arancia nauseante, con una sfumatura di marciume come se fosse stata destinata alla produzione di armi chimiche.

"Sally?" Chiamo’ inaspettatamente a se’... "Sei tu?"

Naturalmente, Max non avrebbe sentito nulla in risposta, voleva solo spazzare via il sogno... ma lui senti:

"Si’, sono io..." Sono Sally...

Poi, come in un tiro accelerato, correva in giro, guardando negli angoli e negli angoli delle fessure nella speranza di trovare colui che gli aveva fatto uno scherzo terribilmente stupido...

Ma... Nessuno in casa... Gatto? Forse ha miagolato, e mi e’sembrato...
Giusto! Ha.... Musya! Musya! Muggire.... tu stesso... Chiavi... Chiavi... Chiave...

«Non preoccuparti, amore mio, sono io... Sally...» e - una risata tranquilla, cosi’ peculiare per lei... Il molto... irritante...

Sdraiato sull’erba, l’uomo cercava di ricordare ogni dettaglio di quegli eventi... qualsiasi enigma..., un po di logica... Per mettere insieme almeno un mosaico plausibile..., che non tornava... non tornava .... Non ha funzionato... E’passato un mese e... un’esplosione di testa

... Ma... "Non capisco! Non capisco..."

Una piccola lucertola verde si librava intorno a un uomo disteso sull’erba, ora correndo verso di lui, ora scappando, come se cercasse di risolvere un problema insopportabile, come se volesse spostare questo ostacolo inaspettatamente pesante dal suo posto preferito,

"Non capisco!" - Max balzo’ in piedi con un urlo vero e proprio e scosse la testa...

La sua testa comincio’ a girare e afferro’ l’albero con entrambe le mani, quasi cadendo proprio sopra la lucertola, che si affaccendava allegramente nel suo posto preferito. Forse le sembrava di aver eliminato lei stessa questo enorme ostacolo dalla sua vita.

"Ha senso correre, nascondersi, nascondersi? Correre sempre? Scappare dai morti?! Nascondersi in squallidi hotel?! Cosa mi dara’?!

"Non mi trovera’!" "Questo?...

Ma!..
E’morta! Morta: punto!» grido’ il fuggitivo, senza piu’ paura, raccogliendo meccanicamente il muschio dal tronco di un albero, come se cercasse di convincersi che Sally era morta! Ora, lei non e’qui... Nemmeno qui, ne’ sotto il muschio, ne’ sotto la radice sporgente dell’albero silenzioso.

Dopo essersi tirato su di morale in questo modo, Max quasi si calmo’, la sua testa si illumino’ un po e senti un sottile cinguettio che gli risucchiava lo stomaco.

"Devi bere caffe’, masticare qualcosa. Alla fine il suo corso di pensieri cambio’ in quello consueto, e l’uomo riusci a malapena a staccarsi dal baule che gli aveva salvato la vita. Era stanco... Come se una mannaia fosse in cerca di ghiande, arando la terra intorno all’albero sotto il quale si e’rifugiato.

"Che cosa c’e’in questo deserto? Caffe’? Un bar?" riflette’ il fuggitivo, incrociando una motocicletta storta, ancora impercettibilmente guardandosi intorno. Inosservato da chi?

"Perche’ questo ponte? Non c’e’nemmeno acqua sotto? Strano..."

"Dannazione! Cosa sta succedendo?! Sono stanco di tutto!" - Cercando di arrabbiarsi, l’uomo si rallegrava e ci riusciva sempre.

Arrabbiato, trovo’ l’equilibrio e la chiarezza di pensiero - un trucco cosi’ vecchio, ma vero, che gli era familiare fin dall’infanzia...

Eccolo qui, finalmente! Qualcosa che sembrava un caffe’poteva essere visto alla fine della strada infinita.

"FAIRY BAR - DIVERTITI CON NOI"

"Ora facciamo uno spuntino!"

Chi siamo? Non e’questo il punto. Forse Max si associava al fagottino grigio, forse al suo inquietante reality show.
MOSTRARE?!

IO E LA MIA REALTA’.

"Sally amava guardare programmi stupidi, il che era quasi insopportabile: risate stupide e irragionevoli, battute stupide, battute untuose... Uff... e’stata dura..." – Max si immerse in ricordi spiacevoli CONOSCI TE STESSO!
E RICEVERAI UN PREMIO!

"Guarda com’e’divertente!" Sally rise, ascoltando le stesse battute degli stessi personaggi - sedetevi, guardate insieme! HA... HA... HA...

RAGAZZI E RAGAZZE – La mia serie preferita! Ti piacciono RAGAZZI E RAGAZZE?

"Si sposeranno?" Che ne pensi? Oh, sono preoccupato! La sta tradendo! Sally strillo’ e nascose il viso nel cuscino... Come da serie preoccupazioni... per i personaggi volgari di drammi senza fine.
E’INSOPPORTABILE:

"In ogni caso", riflette’ il fuggitivo, "non sono pazzo. Lo psichiatra ha confermato che ero sano. E questo e’"solo vedere la perdita di una persona cara a causa di un forte stress".

UNA PERSONA CARA? Amato da chi?!

Max alzo’ le spalle al volgere dei suoi pensieri. L’affermazione di questo fatto lo rese ancora piu’ teso:

"Chi l’ha amata? Io?! Chi e’questo dottore pazzo? Quando sono andato a trovarlo? Prima.... O dopo... le perdite?"

Pensando cosi’, trangugio’ avidamente caffe’con latte da una grande (non adeguatamente grande) tazza da cappuccino.

«Caffe’stranamente buono per questo posto in rovina», cerco’ di distrarsi dal pensiero principale, costantemente opprimente, della sua realta’ attuale.
LUI LA ODIAVA – LA MIA SERIE TV PREFERITA?!

Dopo ..., da quando e’tornata...

PUNTO DUE -

Quando Sally e’tornata (No! e’morta! Non puo’ essere!), il vedovo spaventato, e’corso subito dallo psichiatra, come pensava, per un giorno, per fortuna, c’e’un medico che conosce che non parlera’ della sua visita dove non e’necessaria.

Anche se..., che differenza fa adesso! I puzzle non si incastrano in alcun modo! Quando e’scappato?.. Prima... o... dopo?

"Che differenza fa adesso! E’strano che ci penso"

Lo psichiatra assicuro’ al suo amico che era sano, "e tutte queste allucinazioni e... ALTRO, solo le conseguenze dello stress".

"Stress?!" – Naturalmente, il paziente era soddisfatto di una tale conclusione...
«… Altro"?!»

 Ma... sapeva con fermezza, piu’ forte del pavimento su cui poggiano ora i suoi piedi:
Lui... ha visto e sentito SALLY, e ha sentito davvero l’odore!

Pensando intensamente, Max sbatte’ di riflesso il pugno sul tavolo e il tallone sul pavimento, come se volesse iniziare a ballare, picchiettando.

PIU’ AUDACE! CONCORSO DEL MIGLIOR TIP TAP PER DILETTANTI! VINCERAI SICURAMENTE E RICEVERAI UN PREMIO!

"Senti, Max, ti piace?!"

La ciambella che giaceva davanti a lui sullo stesso piatto di metallo del tavolo (l’idea del direttore creativo) sobbalzo’ leggermente, come se sperasse di sfuggire al destino di essere mangiata a colazione (come premio) in questo luogo di provincia dimenticato... con la creativita’ del regista
FAIRY

Pochi visitatori del caffe’FAIRY, o meglio, solo due - un uomo anziano e una ragazza magra, con tatuaggi su entrambe le braccia, guardarono indietro all’affondo inaspettato di un uomo modesto a un tavolino di metallo, che era seduto stranamente curvo, apparentemente a causa della sua alta statura.

Gli occhi della ragazza, fino a quel momento annoiati, furono ravvivati da un intrigo inaspettato:

"Ora la mia vita sara’ decorata con qualcosa che va oltre i confini della noiosa tranquillita’!"

Max bevve caffe’e cerco’ il piu’ possibile di ricordare tutto, o quasi, cio’ che gli era accaduto in quel periodo. Pensando, tasto’ meccanicamente, con la mano libera, la borsa, o, piuttosto, il rigonfiamento del caro fagotto che vi era posto...

Dopo la prima visita di quella che si faceva chiamare Sally e dopo il verdetto del cervellone - SANO - ci sono state altre visite della "cortesia" della defunta, una... dopo l’altra... Una per una...

Ma, se solo le risposte, come

- SONO IO, SALLY!

e l’ODORE DELLE ARANCE SOFFOCANTI,
e basta.... Se solo quello... ma...


PUNTO TRE!

Maledetto PUNTO TRE!

"Vuole uccidermi! Vuole uccidermi!"

Una ragazza magra con tatuaggi strillo’ leggermente di piacere!

"SICURAMENTE, LA VITA STA MIGLIORANDO!

"E nel nostro deserto non c’era nulla di piu’ che creativo! Molto piu’ creativo dei piatti di ciambelle alla crema di vaniglia in metallo! Evviva!"

Max, non aspettandosi questo da se stesso, grido’ ad alta voce lo sfortunato

PUNTO TRE!

"VUOLE UCCIDERMI!"

"Fantastico!" La ragazza squitti e si rivolse all’anziano, cercando complicita’ nelle emozioni, ma lui non era piu’ distratto dalla frittata, o da qualsiasi cosa avesse nel piatto...
L’anziano si inchino’ cosi’ profondamente per mangiare che il distintivo appeso al collo cadde proprio nel piatto.
Perche’ ha bisogno di un distintivo qui? A che tipo di evento partecipera’ in questa natura selvaggia? E’davvero una gara di tip tap? Era impossibile distinguere cio’ che era scritto sui distintivi - solo l’inizio del nome - Ivan ...

- Fantastico! Incapace di trovare sostegno per la sua gioia da mangiatore di frittata, la ragazza con un tatuaggio di tartaruga e alcuni boschetti su entrambe le mani ripete’ il suo scoppio di emozioni con una voce piu’ alta e piena di ammirazione.

"Chi vuole ucciderti?!" Dai, dagli un calcio!"- Squitti felicemente con una voce che le sembrava sicura e forte.


"Diamogli un calcio!" Dai! Vieni!

Max, nonostante tutta la pesantezza del processo di pensiero, aveva la sensazione che questa giovane persona non si limitasse a un caffe’e una ciambella al mattino...

... E, in generale... l’aveva vista da qualche parte... O... E’questo superlavoro...? Quando era molto stanco, letteralmente esaurito, tutte le persone, tutti quelli che vedeva gli sembravano familiari...

Cosi’...


PUNTO QUATTRO


Dobbiamo dissotterrare il suo cadavere!

«Dobbiamo scavare una tomba», penso’, esausto per i terribili eventi, «dobbiamo scavarla, Sally, una tomba.

E... All’improvviso, lei non c’e’... E tutti i funerali sono finzione...? Allora...

TUTTO E’RESO SPIEGABILE!

"Ma... Chi e’stato sepolto, in questo caso?

Era piu’ morta dei morti, e le macchie leggermente violacee e cadaveriche sono ancora davanti ai suoi occhi... Eppure... – forse e’uscita... Succede... forse un po di VOODOO...?

«Sciocchezze!» sbotto’ Max tra se’. "Sciocchezze complete... Abbiamo bisogno di ricordare, ricordare nei dettagli... come e’successo tutto..."


La seconda visita di Sally e’stata ancora piu’ impressionante... strana e terribile.

Accadde in pieno giorno, quando Max stava cercando di immergersi nel lavoro seduto al computer su una comoda sedia da ufficio. Nulla di forzato o schiacciato per spingere tutte le stranezze su un sonno inaspettato e una postura scomoda....

Sulle schede del motore di ricerca, c’erano tabelle di contenuti dei materiali ricercati dal proprietario dell’account:

REVIVED
RISEN FROM THE DEAD
LEFT THE GRAVE COME UCCIDERE UN
GHOUL TUTTO SUI VAMPIRI
SONO VENUTI DOPO LA
MORTE

E poi, a schermo intero, e’apparsa una scritta, una scritta rossa con bordi sfocati, come se gocciolassero:

HELLO! SONO IO, SALLY!

Dietro la sua schiena, l’uomo congelato senti una risata... e senti l’aroma speziato del profumo "ORANGE".
Circa! Non aveva mai sopportato quell’odore, e ora l’odore gli sembrava semplicemente nauseabondo, dolciastro-disgustoso, come l’odore della carne in decomposizione. Un’ondata di nausea gli si avvicino’ alla gola e gorgoglio’ con il vomito rotolante.

"Perche’ sei qui?!" Questa domanda e’tutto cio’ che un uomo intorpidito dallo shock potrebbe sbottare: "La tomba sembrava angusta?"

Fortunatamente per lui, Max inizio’ a parlare con la sua defunta moglie, come se nulla fosse successo, e lei fosse appena tornata da un altro viaggio per la sua attivita’ di scrittrice.

"Sono io, Sally", ripete’ di nuovo qualcosa, come un robot cinese inceppato, che ora consegna anche il caffe’, secondo i testimoni oculari...

"Adesso offrira’ il caffe’", penso’ Max con orrore, cercando di nascondersi dalla realta’ irreale dietro le solite immagini.

"Vuoi un caffe’?"

"No!" "E’troppo, troppo... Ebbi solo il tempo di pensare, incatenato alla sedia dalla paralisi della paura, a come sentivo
piu’ chiaramente l’odore del caffe’...

E voila’, sul tavolo del computer, ha visto una ciotola gigante piena di... liquido scuro...

"Caffe’?! Da dove.... No! Non e’caffe’.... Questo..."

Scosso da una commozione cerebrale invisibile, un’enorme coppa (esattamente la stessa di un certo premio commemorativo in una gara di lancio di freccette... li in una scuola lontana...) Comincio’ a chinarsi, minacciando di rovesciare il contenuto del fumo sulle sue amate ginocchia tremanti del vincitore.

COLPISCI IL BERSAGLIO PER PRIMO IN MODO DA NON ESSERE COLPITO! E LA TAZZA-TAZZA – VOILA’ – E’VOSTRA! EVVIVA!

Il liquido, denso e caldo, si riverso’ sulle sue ginocchia e scorreva un calore torrido lungo le gambe di Max, con un caratteristico odore dolce e aspro... e... Non c’erano dubbi... Questo e’sangue. Qui, solo, di chi?!

«Sono io, Sally», senti Max, come se una voce si allontanasse,

 «Vuoi un caffe’?»

Verro’ di nuovo, ma NON L’HANNO TROVATO... – e una leggera risata dopo di lui.

NON E’STATO TROVATO... ARRIVERO’...

"CHI - NON TROVATO?! O cosa...? Di cosa sta andando in delirio?!"

Max, mentre era seduto nel caffe’FAIRY, si ricordo’ di come, dopo questo evento, avesse bevuto un bicchiere di cognac in un sorso... Ma non e’riuscito a ubriacarsi.

NON E’MAI STATO TROVATO...

MA COSA?!

PUNTO TRE...

Vuole uccidermi! E ti uccidera’ se non si fa nulla.

Max correva lungo la strada, temendo di prendere un taxi o un intoppo...

Niente - solo sei chilometri, li superero’..., inoltre, c’e’qualcosa a cui pensare...
Ma non avevo abbastanza fiato e pensava con difficolta’...

Dietro di lui, non in ritardo, sedeva una ragazza magra con tatuaggi sulle braccia. Quella del bar.

Ora si stava avvicinando al corridore davanti, poi si stava allontanando. E a ogni approccio del genere, chiedeva:

"Gli daremo un Diamogli un calcio?"

Ma l’uomo alto non si accorse di lei...

In effetti, non me ne sono accorto.

All’improvviso, il corridore si fermo’... in un colpo solo, come un motore in stallo...

"Ho un’idea!" Vuoi venire con me?" All’improvviso si volto’ verso la ragazza, girandosi bruscamente, e lei si schianto’ contro di lui con tutte le sue forze.

Cosi’, dopo tutto, l’ha notata, che correva al galoppo, tanto che l’orlo del suo bianco, lungo... L’abito leggero riusciva a malapena a tenere il passo con le gambe sottili.

"Si’!" Sto arrivando! Cosa si dovrebbe fare? Diamogli un calcio?

"Perche’ sei d’accordo cosi’ facilmente?" Tu non mi conosci, dalla parola – PER NIENTE!

"Ecco perche’ sono d’accordo non lo so, altrimenti non sarei stato d’accordo, perche’ altrimenti... quando tutto si sa, e’noioso..." e i suoi occhi si fecero tristi.
Nonostante tutto, Max fu sorpreso da questa logica. Ad essere onesti, lei lo deliziava.

«E se fossi un cattivo zio?» Quanti anni hai?
"Ventuno. Il suo viso assunse improvvisamente un’aria annoiata e si guardo’ indietro, come se si chiedesse se stessa iniziando ad annoiarsi. Puo’ andarsene?
"Come ti chiami?"

"Sono Sally.
Max senti che la sua maglietta cominciava a gonfiarsi... Con sudore caustico... o sangue... da quell’orribile coppa il cui contenuto gli era gorgogliato un tempo in grembo...?

Non rispose, ma senti che stava correndo di nuovo... quasi volando... Funziona a lungo - venti... trenta minuti... quasi volando... Oppure, vola nella realta’...

Decise di guardarsi indietro solo quando le forze lo abbandonarono, e comincio’ a farsi buio intorno a lui.
Piegato in vita, ansimante per la folle maratona, lentamente, cercando di non farsi notare da nessuno, si guardo’ indietro...
Nessuno...
Poi, si raddrizzo’ e giro’ bruscamente di centottanta gradi, "

NESSUNO

SONO IO, SALLY... FATEMI USCIRE...

Ma cosa?!

Riprendendo fiato a malapena, il marito si permise di sedersi sul parapetto di un fiume, accanto al quale si trovo’...

"Tranquillo... Fermarsi... Va tutto bene... Immaginavi... L’ho immaginato di nuovo... Dobbiamo arrivare al cimitero... e... Ti faro’ uscire... Credere.... Dove sono?"

Un cimitero dal nome ottimistico - "BETTER WORLD" (in realta’ si chiamava cosi’), dove Max stava pensando di andare, non era poi cosi’ lontano.

"I NOSTRI PREZZI SONO I MIGLIORI! VIVI PER I MORTI! Scegli IL NOSTRO MONUMENTO PER LA TUA TOMBA! UN ABBONAMENTO IN REGALO!"

Il suo telefono non ha ancora esaurito la batteria e Google, un fedele amico, ha tracciato la strada desiderata.

"O forse sono malato, dopotutto? Il dottore e’un ciarlatano? Mi ha preso seimila ed e’stato cosi’. Se mi avesse dichiarato malato, forse non l’avrei pagato, e non avrei avuto nulla.
Perche’ – SANO!" – pensieri cosi’ strani...
Cos’altro dovrei pensare?! Sortita... Mi chiamo Sally! Un altro? O... sono stato rintracciato? Ci pensero’... Lo capiro’ ora... alcuni camminano e altri sono nella tomba..."

Conducendo un teso monologo dentro il suo se’, Max e’arrivato nel posto giusto.

Il cimitero e’gia’ chiuso, la recinzione e’solida e alta... e solo i corvi vi penetravano senza ostacoli. Urlavano da una vita calma, nutriente e noiosa, volteggiando sul mondo del silenzio...

"Devi farcela... Arrampicarsi... Forse il guardiano e’sveglio? Dai soldi, chiedi di passare...

No! Devo scavare una fossa! Non lo permettera’".

Pensando cosi’, l’uomo cammino’ lungo il muro del cimitero, alla ricerca di una scappatoia...
Sembrava che questo muro giallo si estendesse per chilometri alla maniera di quello cinese...

"Ancora una volta, le pareti gialle... Non ricordo che fosse il mio colore preferito", Max cerco’ di non pensare all’atto imminente, per quanto terribile fosse il desiderio.

"Devo vederla nella tomba! MORTA E SALVO! Solo allora potro’ vivere!"

Ed eccolo qui! Fortuna! Minare! Un buco scavato nel terreno sotto il muro! Chi e’stato? Bestie? O...?

Un brivido corse lungo la schiena dell’uomo, che voleva andare a fondo.

"Ma perche’ i morti hanno bisogno di dissotterrarsi? Camminano perfettamente attraverso i muri!" – stranamente, questo pensiero calmo’ il vedovo, che comincio’ a invadere il mondo dei morti con una passione irresistibile...

"Ecco... da qualche parte qui... Ecco il percorso...

Che tipo di luce?! Lanterna! A cosa serve? Chi si aggira nel buio?!"

Max si muoveva tra le tombe, accovacciato, per paura di essere notato.

"I cani... Potrebbero esserci cani da guardia qui!"

E infatti, l’uomo accovacciato, incatenato dalla paura della sua posizione, vide due occhi gialli davanti a se’, che riflettevano la luce di una lanterna non necessaria.

Un enorme cane irsuto emerse dall’oscurita’ del cimitero addormentato e fisso’ l’uomo intorpidito con occhi immobili... Dopo essere rimasto cosi’ per un minuto, il cane ululo’, a lungo e terribile..., poi, come se fosse riluttante, si volto’ e se ne ando’ nell’oscurita’.

«Ben nutrito» - baleno’ nella testa di Max, annebbiato dall’orrore di cio’ che stava accadendo, «pigro e ben nutrito...»

Max sgattaiolo’ su, con cautela, come in un campo minato..., quasi striscio’ lungo lo stretto sentiero tra i defunti...

"Da qualche parte qui... L’undicesima sezione... Qui... Ecco, sulla destra, il nostro pezzo di terra di famiglia... Qui dentro...

Eccoli, vicini familiari sulle tombe! Luoghi d’ interesse... Da qualche parte, tra questa ragazza magra, che guarda dalla tomba la foto con occhi allegri... la sua lapide bianca ... e... un uomo anziano... Ivan... alcuni... — Non riesco a leggere oltre... Giusto... Sono arrivato!"

Il sudore gli colava lungo la schiena, i capelli erano fradici, come se fosse stato tutto il giorno sotto una doccia calda, e continuasse ad essere bagnato dai suoi ruscelli cocenti...

"Eccoli! Le tombe della nostra famiglia! Sortita... dov’e’Sally?" ... E l’uomo sorrise assetato di sangue quando vide una croce di metallo proprio di fronte a lui.

I NOSTRI CIMELI SONO I MIGLIORI! NON PERDERTI GLI SCONTI DI QUESTA STAGIONE! PRENDI DUE CROCI E UNA TERZA IN REGALO!

Max tremo’, e i suoi pensieri lo avvolsero in uno sciame di api dolorosamente pungenti...

«No! Non aver paura", si rassicuro’, "devo scavare! Sono gia’ arrivato...

E’li, nella tomba?! … O no?! Dovrei saperlo... Altrimenti, come puo’ essere tutto questo?!"

La determinazione si impadroni di lui e, l’uomo, con mani tremanti, apri la sua sacra borsa gialla e ne tiro’ fuori il caro fagotto grigio...

QUI!

La giro’ in fretta, come se avesse paura che non ci sarebbe stato nulla...

Nella luce gialla di un’inutile lanterna fatta di stracci grigi, un grosso coltello da tavola guardo’ l’uomo tremante...

Si chino’ sulla sua lama lucida, come per baciarla. Nel riflesso del metallo, un volto grigio ed esausto lo fissava...

"Come faro’ a scavare? Di? Con questo coltello?! Si’, l’hanno fatto! Altrimenti, a cosa serve?!

... Perche’ e’...?

NON E’MAI STATO TROVATO –

Certo! Era sempre con me nel posto piu’ appartato!

E Max, raccogliendo le forze rimaste, comincio’ a esaminare attentamente le iscrizioni sulle croci.

Alla luce gialla della lanterna, a prima vista sembravano facili da leggere.

"Si’... Piu’ vicini... Per non sbagliare... non scavare cosi’ tanto invano... Devo essere sicuro... Qui! Eccolo!"

La Croce di Ferro recitava: SALLY LYMAN.

"E questo e’accanto?.. La stessa croce..." - Max sbirciava freneticamente le iscrizioni - la lanterna era troppo fioca... La sua luce e’troppo inaffidabile...

Ha tirato fuori il telefono e ha illuminato le lapidi con un raggio aggiuntivo.

"Ecco! No... No... questa e’la Madre-Angela Liman...

Ma... Si’! QUI! -

SALLY LYMAN - DATA DI MORTE— 6 AGOSTO...

Esatto, LEI!

E questo... Questo e’.... CHI E’?..

"MAX... ESTUARIO... Max?!

> MAX ... ESTUARIO .... — DATA DI MORTE —6 AGOSTO...

Le iscrizioni sulle croci erano ben visibili, impossibili piu’ chiaramente:

"SALLY LIMA – perdonaci. DATA DI MORTE: 06 AGOSTO..."
"Max Liman - Sei perdonato. DATA DI MORTE: 06 AGOSTO" ...

Max senti il coltello scivolargli dalle mani... un coltello bagnato che non e’mai stato trovato... bagnato di SUDORE... O... dal sangue di SALLY... o... dal suo sangue? …

NON E’MAI STATO TROVATO

Che differenza fa adesso!

Sente il sangue che gli scorre lungo le ginocchia... un sacco di sangue...
Il sangue di Sally...

Il suo sangue, quello di Max...

"Certo... Una tale perdita... Max, stai urlando... Dopotutto, l’hai amata..."

L’ho amata?! SCIOCCHEZZA! L’HO ODIATA!

L’ho odiata... Fino alla morte... Non riuscivo a fermarmi... Non potevo...

Perdonami....


Ðåöåíçèè