Come stai, mia cara? Thriller

Come stai, mia cara? Thriller psicologico Elena Serebrovskaya-Migliori      
                COME STAI, MIA CARA?! racconto, thriller psicologico      

    La nebbia era cosi’ fitta che sembrava di potersi dissolvere al suo interno...COMPLIMENTI! CONGRATULAZIONI! SEI IL MIGLIORE! Il trionfante tintinnio e le voci stridenti risuonavano ancora nelle sue orecchie... Aveva bisogno di questa vittoria? Lui semplicemente viveva... viveva per inerzia... Al mattino - la tortura, che si chiama - "sveglia mattutina"... Il caffe’ e’ una parte piacevole della tortura... Poi - "maschera di espressione" sul viso... Cosa c’e’ nel tema di oggi? Affaristico e di successo, condiscendentemente attento... VINCITORE! "Grazie mille... grazie mille... molto grato..."... Sono passati due mesi... Niente puo’ essere restituito... ma, anche, non dimenticato... Ma vuoi dimenticare? Ed e’ vero che NULLA PUO’ ESSERE RESTITUITO?! "Gruppo di supporto per chi ha subito una perdita terribile!" ...Semplicemente assurdita’! "Ho solo piu’ paura... e la perdita e’ piu’ tangibile..." "Dio ti aiutera’!" Un altro tentativo impotente di dimenticare... come se nulla fosse accaduto... Tutto e’ presumibilmente meraviglioso!.. Era ed e’ piu’ meraviglioso che mai. "E’ possibile venire a patti con la perdita usando Dio? – Non posso farlo…
”Amore… matrimonio… moglie, figlia…. Una casa con vista sul giardino... pesci in un acquario rotondo... un barboncino bianco... sorrisi... vacanze, fiori... biglietti per uno spettacolo di Natale... Com’e’ tutto rosa e caramello!
 LA VITA E’ BELLA!

Poi... - un fallimento (beh, questo e’ cio’ che bisogna dimenticare, e’ cio’ su cui stiamo lavorando) - e... un barboncino rimasto... e una casa vuota... Io e il barboncino... Cosa, dopo il "fallimento salvifico"? – Io e il cane... NON FUNZIONA! Be’, non funziona... Il prete, paffuto e rosa, pieno di vita, assicuro’ che – "ci incontreremo tutti sicuramente... La’, in cielo!" – Non preoccuparti di niente! - ripeteva le frasi imparate a memoria, roteando gli occhi per essere credibile e tamburellando con le mani sull’orlo dei vestiti, come se avesse gia’ in tasca i "biglietti per il paradiso"... - La cosa principale e’ venire da noi, pregare di piu’, accendere le candele, che devono essere acquistate nella nostra chiesa, questa e’ una condizione obbligatoria... - un uomo grassoccio vestito con una tonaca voleva essere convincente... ma..., non convinceva...
NON FUNZIONA!
 "Non credo... Non ci posso credere... Non so da dove cominciare a credere... E questo tizio paffuto e’ una condizione obbligatoria della fede? "Come le candele nel suo tempio?" Ma niente puo’ essere restituito... C’e’ solo - ESEMPIO... "Davvero? Chi ha detto questo?! Io posso! Posso restituire tutto…” Passarono due mesi… come due anni… Lui si sforzo’ ancora…
Dimentica... Non pensare... Accetta... Distraiti... Credi... No... non funziona cosi’... Un uomo di mezza eta’, magro e stanco, che catturava l’attenzione di chiunque incontrasse, ... e un barboncino, che un tempo era stato bianco, camminavano lentamente lungo la strada serale di una piccola citta’. "Luci pubblicitarie... (ovviamente... come potremmo farne a meno?), occhi accecanti... passeggiate tradizionali con i cani o... passeggiate dei proprietari... Proibito da qualche parte... consentito da qualche parte... Tutto e’ soggetto a uno schema... uno schema di vita... Ma lo schema di vita di chi...? Sicuramente, non e’ stato Dio a inventarlo..." - i pensieri caotici di una mente troppo stanca... "Il tempo non puo’ essere riportato indietro... coloro che hanno lasciato il tempo non possono essere restituiti..." "Oh, no! Questo non fa per me! Credo nel potere delle azioni magiche! Tutto e’ possibile per una persona, basta volerlo fortemente e... crederci...". Folle di giovani sognatori, desiderosi di realizzare subito i loro sogni..., si affrettavano da qualche parte, dando alla strada serale uno sfondo rumoroso e gioioso. Un telefono squillo’ nella tasca di un uomo che portava a spasso il suo barboncino... (Certo... come avrebbe potuto essere senza?) - Nikita Arturovich! Bene, finalmente sono riuscito a contattarti... Oppure - "Sono riuscito a contattarti"... Non so mai come dirlo correttamente ah... ah! - una risata fruscio’ nel telefono - Pronto! Mi senti? - Si’... - rispose riservato l’uomo, che si chiamava Nikita. - Oh, che bello! Allora... abbiamo trovato quello che ci avevi chiesto... beh, si’... ci siamo mossi un po’ lentamente con l’ordine... Ma... come posso dirlo piu’ gentilmente... l’ordine era molto... molto... particolare, diciamo... Mi hai sentito? Ciao! - Si’, ti sento, parla gia’... il succo... - Si’... certo... Sono solo un intermediario... Ma sono felice per te! Tutto andra’ come deve andare. Stiamo aspettando il pagamento rimanente e riceverai le istruzioni complete e la presentazione completa... dove, cosa e come... - Ho pagato l’anticipo e il resto alla ricezione del prodotto, e’ l’unico modo. - Nikita Arturovich entro’ nel noto terreno della conversazione d’affari, difendendo gli interessi... - Ma... - inizio’ la voce al telefono con tono incerto, - Io sono solo un intermediario... ora... - ci fu trambusto e singhiozzi... - ...Va bene, quando vi trasmetteremo informazioni, cioe’ istruzioni, darete una parte del pagamento in base al nostro accordo in contanti..., e trasferirete l’ultima parte online dopo aver ricevuto il risultato, ma non piu’ tardi di un giorno dopo... beh, sapete. Allora, domani alle dodici nello stesso posto, va bene? - Oh, va bene. - L’uomo di nome Nikita premette il pulsante rosso - Fine della connessione. - Cara ragazza Olesya, ci manca tanto. E suo padre sembra vivere bene, proprio come prima, come fa? – Spesso sentiva sussurri alle sue spalle quando usciva o entrava nel mercato locale. Questa volta, sulle panchine vicino all’ingresso, quasi sempre popolate da amanti delle chiacchiere oziose (che di solito si chiamano pettegolezzi), due zie, di quelle che non hanno eta’, bisbigliavano tra loro, e cosi’ forte, come se volessero farsi sentire. "E il barboncino ha bisogno di essere lavato e tosato", concluse la partecipante al duetto di conversazioni all’ingresso del supermercato, increspando le labbra truccate. - E tua moglie non si e’ ancora fatta vedere? Lei non va al negozio... Quella li’, la sua signorina dai modi perbenisti, hee... hee... - ridacchio’ debolmente, e il suo interlocutore ridacchio’ in risposta. Si abbracciarono, amandosi, cosi’ sembrava loro, per la vicinanza dei loro pensieri e delle loro valutazioni della vita. “Allora…” penso’ Nikita, camminando a passo svelto, io, o meglio, correndo lungo un piccolo fiume paludoso dal nome promettente.
AFFIDABILE – abbiamo ricevuto le istruzioni… e possiamo agire… Ma… ho paura…”HO PAURA! – Torna indietro, cattivo ragazzo! Non ti e’ permesso entrare! Papa’ ti punira’, te lo prometto... "... Sarai felice... Te lo prometto... nella gioia e nel dolore saremo insieme da ora in poi e per sempre!" "Vi dichiaro marito e moglie..." Te lo prometto... Frammenti di dialoghi, monologhi, frasi solenni... ricordi d’infanzia... gli giravano in testa, creando un parco divertimenti... realistico e tanto piu’ inquietante... –
 Olya! Oliya!.. Olesya...
 La nostra veloce libellula... Ali leggere... sfuggente... "la mia ragazza..." - Ma non l’abbiamo vista... Si’, era... a una festa... e poi se n’e’ andata... se n’e’ andata in macchina... Non sappiamo dove... ha detto, casa... - Dopo aver detto tutto questo, l’amica di scuola di Olia, dipinta oltre la sua eta’, fisso’ il giovane dai capelli rossi, e lui le fece l’occhiolino scherzosamente... - No, questa volta non l’ho accompagnata io... ha deciso di guidare lei stessa... ha guidato bene... - e di nuovo - una risatina... Per quanto tempo i fiori della vita si addolorano... pieni di speranze e sogni? ... Nick, in quel momento terribile per lui, li odiava... Voleva... voleva letteralmente morderli con i denti... vendicarsi della loro indifferenza, spaventare quegli sfacciati adolescenti, in modo che l’arroganza scomparisse dai loro volti ben curati... Ma cosa poteva fare? "Come?!" Come potrebbero essere amici della mia Olesya?! Oppure mi sfugge qualcosa…? Non so una cosa... Perch; le ho comprato questa macchina? Non aveva nemmeno la patente..., si’... guidava bene... le ho insegnato... mi ha implorato... per sicurezza... per non camminare in strade buie... cosi’... un amico che aveva gia’ la patente la avrebbe guidata... Questo tizio dai capelli rossi e senza talento! Mi ha convinto... Sono uno stupido... uno stupido... Cosa e’ successo li’? Ora non fa piu’ alcuna differenza…” Il poliziotto e l’assistente sociale sembravano soddisfatti della risposta della ragazza dipinta e del ragazzo dai capelli rossi… Loro, quasi in sincronia, alzarono le spalle e, dopo aver ordinato di non camminare fino al buio, chiusero la questione… OLIYA
Cosi’ chiamava la sua amata figlia Olesya – Oliyenka... La mia libellula...
"Ho fatto tutto... Ho fatto tutto quello che potevo..." i pensieri mi laceravano la testa, infilandosi l’uno sull’altro... intrecciandosi come un cappio... stringendomi la gola...
"Papa’ Nick, come rideva quando lo chiamava cosi’...!"

PAPA’ NICK

Non chiamava sua madre per nome… NO.
“Nella gioia… e nel dolore… E dov’e’ adesso, la moglie? Colei che nella gioia e nel dolore…”
La tragedia l’ha accecata e l’ha costretta a correre... a correre senza voltarsi indietro, velocemente, come se avesse paura di trasformarsi in una colonna di sale al minimo tentativo di parlare di quanto accaduto...
- E’ colpa tua, Nick... "Tuo..." disse senza guardare il marito. Muovendosi come al rallentatore, prese la sua borsa e la piccola valigia in cui tutto era stato sistemato meccanicamente e si diresse verso l’uscita. Questa uscita non e’ diventata per lei un’entrata... e da due mesi a questa parte per lei e’ solo un’USCITA...
- Aspettare! Questo non e’ permesso! Questa non e’ una via d’uscita... vattene e basta... Poi prendi anche il cane... - ma Nick stava gia’ parlando con la porta, che non avrebbe piu’ aperto... per ora...
N; lei n;... Olesya... Apriranno mai... Olesya non entrera’ mai...

MAI!

E non posso fare niente? Posso... arriveranno...
Nella gioia... e nel dolore...
Nick apri’ il pacco... C’era un numero di telefono...

CHIAMARE ENTRO 1 ORA DALLA RICEZIONE DEL PACCO

Capisco... Nick stava pensando freneticamente, gli sembrava che la sua testa stesse per scoppiare,
E da esso uscira’ un liquido giallo e viscoso di disperazione.
"No, devo... devo fare tutto il possibile! Dio non me la restituira’, e a maggior ragione le chiacchiere vuote in un cosiddetto gruppo di supporto! Mia moglie se n’e’ andata... non credeva che potessi sistemare tutto... lei... lei... pensava che stessi diventando pazzo...
- Salve, sono io, Nikita Arturovich, si’, io... Tutto bene, grazie... c’e’ una conferenza in programma per domani... quindi... annuncio a tutti che e’ stata posticipata. La nuova data la fissero’ io stesso... un po’ piu’ tardi... Grazie... si’, va tutto bene... si’... e a te... arrivederci... –
Nick spense il telefono... spense tutte le luci in casa e in giardino...
E si sedette sul divano in soggiorno...
Aspettare! Ora - soloASPETTARE

Il giardino era immerso nell’oscurita’... La luna illuminava il sentiero di marmo bianco e le ombre degli alberi si muovevano su di esso come se fossero vive... come le mani di qualcuno che brancolavano: chi afferrare per le gambe? …
La luce della luna penetrava attraverso la porta a vetri del grande soggiorno… Un sentiero di marmo bianco conduceva lo sguardo nell’oscurita’…
L’uomo seduto sul morbido divano rotondo scrutava attentamente il punto in cui il sentiero lastricato era nascosto dall’oscurita’...
“Spero… spero tanto… che non abbiano imbrogliato… Li ho pagati cosi’ tanto… Potrei pagare di piu’… Posso dare tutto…”
Passo’ un’ora... o due, Nick non capiva... sentiva solo che i suoi occhi cominciavano a lacrimare... il suo polso accelerava nelle tempie... e le sue mani afferrarono il bordo del divano con tale forza che ne usci’ un morbido contenuto.
"Una specie di imbottitura sintetica bianca... e dicevano che era un riempimento naturale..." - i pensieri nella mia testa si trasformarono in un unico, disordinato mucchio di cose...

PROTEGGIAMO LA NATURA! NELLA BUSTA ROSA - PLASTICA, IN QUELLA BLU - BIOLOGICO! CARTA - IN BIANCO!

Nikita non si accorse di come si era addormentato... o di come aveva perso i sensi... o...

Quando aprii gli occhi, era gia’ giorno… La luna era scomparsa, ma il sole non era ancora apparso, stava solo raccogliendo forza a est, lanciando nell’aria lampi rosa del suo abito mattutino, cercando di non indugiare e di non arrivare in ritardo con l’alba…
Tutto e’ in un cerchio... niente puo’ essere cambiato... E il sole sorgera’ a est e tramontera’ a ovest... Niente puo’ essere...

Veramente?

Mattina….

"Non e’ successo niente?.. Non e’ successo niente?.. Ma perch;?!"

L’uomo balzo’ in piedi dal divano, si spruzzo’ rapidamente dell’acqua sugli occhi rossi e infiammati e attivo’ il telefono.
Il suo viso assunse un aspetto pallido e malaticcio, divento’ emaciato e attorno alle sue orbite oculari si formarono dei cerchi neri. La tensione stava diventando insopportabile per lui.
- Non preoccuparti tanto... il programma e’ stato lanciato... non necessariamente oggi... avverra’ entro una settimana... al massimo... Hai fatto tutto come ti e’ stato detto?
- Si’...si’...sembra che sia cosi’...
- Sembra di si’, o hai fatto tutto? Hanno seppellito... beh... cosa ti hanno detto, dove ti hanno detto?
- Si’... ho fatto tutto... credo tutto...
- Quindi, se hai fatto tutto, e non solo - cosi’ ti sembra - allora aspetta...
Quando tutto sara’ pronto, trasferirai il pagamento rimanente, saprai dove...
E l’interlocutore si e’ disconnesso...
"Dio mio! Lo voglio davvero?! Dio! Non mi hai aiutato! Tu... tu... non mi hai ascoltato, come aveva promesso il tuo servo... quello dalle vesti dorate. Oppure e’ un impostore?!
Cos’altro posso fare?! Partire? Lasciare tutto cosi’ com’e’?! NO! E’ impossibile!

IMPOSSIBILE

"Si’... mi prendero’ una vacanza... al diavolo questo progetto... con la vittoria... se tutto funziona... lancero’ dieci progetti di questo tipo!"
Nick ha sentito l’ispirazione... perch; e’ arrivata? Non ha nemmeno scavato dentro se stesso... Che differenza fa! … Sono passati tre giorni da quando il programma e’ stato completato e lanciato… Ho la sensazione… che accadra’ oggi… oggi la luna sara’ piu’ piena… beh, non so perch;, ma mi sembra… qualcosa dipende dalla luna… Si’, ho la sensazione cosi’…”
Luce... una luce calda si diffonde nel giardino, risvegliando dolcemente e pazientemente tutto cio’ che dorme...
La rugiada rifletteva il suo luccichio, come gocce di miele trasparente...

La vita e’ difficile da fermare... impossibile... cambia solo forma e nome... diffondendo una calda luce nelle anime viventi, resuscitando sempre nuovi germogli nella terra...
Ma la morte puo’ essere fermata?
L’uomo, svegliandosi dal sonno o da uno stato di torpore..., balzo’ improvvisamente dal divano, come se gli avessero rovesciato addosso una secchiata d’acqua fredda... Aveva sognato qualcosa... qualcosa che non puo’ ricordare...
Dopotutto, si addormento’ cosi’, seduto sul divano rotondo nel soggiorno, vicino alle porte d’ingresso... Per qualche motivo c’era odore di umido... il cui odore soffocante interrompeva l’aroma dei fiori e delle mele...
Eppure la mattina comincio’ bene... La mattina del secondo giorno di attesa...
Nick preparo’ il caffe’ come al solito, verso’ al barboncino il suo cibo preferito e anche piu’ del necessario. Diede una pacca sull’orecchio al cane, stordito da un’attenzione cosi’ dimenticata... e si sistemo’ sullo stesso letto rotondo nel soggiorno... per guardare attraverso la grande porta a vetri che conduceva al giardino, il sentiero di marmo bianco, che in qualche modo brillava in modo particolarmente intenso sotto i raggi del sole mattutino.
Mangiare! Lo so. Oggi accadra’ tutto!
Nick si era preparato da tempo per l’incontro tanto atteso... aveva comprato fiori, caramelle per vasi di cristallo... i suoi preferiti... con ripieno di noci... e... letto... Il suo letto era coperto da una coperta di seta, sulla quale uccelli misteriosi, simili a pavoni, allungavano i loro sottili colli...
- Papa’, gli uccelli hanno code cosi’? - Olesya indico’ con il mignolo il pavone che stava gonfiando le sue bianche piume da favola, - non e’ vero! Non esistono code come questa! - e la bambina scoppio’ in una risata forte e gioiosa. Loro due al parco degli animali... Lui e lei, Olya... Olesya... Tutto era divertente e piacevole per lei...
Lei era la gioia stessa...
LEI ERA…
Nick rimase seduto immobile per circa tre ore, e la natura comincio’ a farsi sentire...
Ho bisogno di mangiare qualcosa, ho bisogno di andare in bagno... ho bisogno di riordinarmi...
"Altrimenti... la spaventero’... E lei spaventera’ me?... Non ho paura?
"Ho paura... molta paura... Cosa sara’ e come..." Non pensava affatto alle reazioni delle persone... Non importa fino ad ora - assolutamente.
“Andiamo... andremo lontano... in un posto dove non ci sono occhi indiscreti e falsi saluti... in un posto dove tutti sinceramente non si preoccupano l’uno dell’altro... dove non c’e’ bisogno di indossare maschere... e salutiamo tutti il cui volto sembra familiare, ma di cui non riusciamo a ricordare esattamente..."
Nick, perso nei suoi pensieri, guardo’ l’abito bianco di seta sottile... lo accarezzo’... lo sollevo’ e lo distese di nuovo sul letto...
“…sembra un matrimonio… perch;, sembra un matrimonio? "E’ quello che volevo... o... e’ successo per caso?"
"Quando usci’ per l’ultima volta da casa, indossava un abito bianco... e’ vero, corto e attillato, ma con un vestito bianco... una giovane sposa che non diventera’ mai una moglie... Io... io spezzero’ questa rovina!"
Si stava facendo buio... E la luna con un volto pallido apparve nel cielo, senza aspettare la partenza del sole onnipotente...

- ANCHE NOI POSSIAMO FARE QUALCOSA!

Era come se il suo mezzo viso stesse parlando, come un gioco di bagliori ultraterreni e di piume di nebbia che lentamente e inesorabilmente si depositavano nelle valli...
Il giardino si fece buio, le ombre degli alberi iniziarono il loro consueto spettacolo teatrale, disegnando un delicato motivo lungo il sentiero di marmo bianco che conduceva alla casa a un piano.
Era buio alle sue finestre…
Sembrava che non ci fosse nessuno li’ dentro... in una casa accogliente, a un solo piano, i cui muri di mattoni erano intrecciati con ghirlande di glicina.
Ma… c’era vita in lui… Un giovane era seduto su un divano rotondo in un grande soggiorno arredato con fiori. Gigli bianchi e rose… margherite e margherite… “Non sono forse troppi?” Lui pensava di si’, ma date le circostanze, niente gli sembrava troppo. E il dolce profumo delle mele fresche completava l’arredamento festoso della stanza.
- Papa’, lo sai che adoro le mele! Ripieno bianco. Sono pronto a mangiarli ogni giorno!..
Ogni giorno…
- Non preoccupatevi, mamma, papa’, vado e torno presto. I ragazzi me lo chiedono e io non rifiutero’. "Si volto’ sui suoi tacchi minuscoli, facendo ondeggiare la sua coda di cavallo alta e folta di capelli chiari. - Torno per le undici!
...Andata e ritorno...Tornero’ per le undici...Tornero’ presto...presto...
TORNERO’
... E’ lei? Ci dispiace, comprendiamo il tuo dolore... ma... dobbiamo identificarla...
Tutto accadde velocemente... non ebbe il tempo di comprendere COSA ERA ACCADUTO... Ma... non sappiamo esattamente cosa e’ successo... molto probabilmente un incidente... vi terremo informati... Siete sicuri di non aver bisogno di cure mediche?... Siete sicuri? Signora? Adesso ti aiuteremo noi! Tienila!..
TIENILA!
NON HA AVUTO IL TEMPO DI REALIZZARLO?!
"Come fai a sapere! Chiacchierone! Siete tutti bugiardi…"
Non aveva tempo...
“No… non sto dormendo… questo non e’ un sogno…” Nick tese tutto il suo corpo, con tutta la forza che gli era ancora rimasta… “Sento… Sento qualcosa… E’ il vento?..
No!.. questo e’... Passo.... Sento dei passi..."

LENTAMENTE MA CHIARAMENTE
IL TEMPO SCADE,
FRANGE TAGLIATE
ALLA NOSTRA LIBELLULA!

La nostra libellula ha... Lunghi capelli biondi... frangetta corta... andatura leggera... giovane... molto giovane... ha appena compiuto diciassette anni...
Lei?... Lei!
"Vedo qualcosa?!"
- Olya, forse non dovresti andare dai tuoi amici oggi, perch; e’ il compleanno di tua madre? Dai, siamo insieme...
- Non dire sciocchezze, papa’! Ci siamo gia’ seduti... e abbiamo mangiato. Si’, mamma? Congratulazioni, congratulazioni! Mamma, non ti offenderai, vero? Domani possiamo fare una passeggiata tutti insieme, se non hai altri programmi... Ci saranno molti altri compleanni!
Piani... ora abbiamo piani completamente diversi...
Nikita scruto’ nel buio del giardino, dove il sentiero di marmo bianco si inoltrava nell’oscurita’...
"C’e’ qualcuno li’! C’e’... Hai sentito, Cho?!» Ma Cho, il barboncino grigio e bianco, non sentiva nulla, rosicchiava tranquillamente un osso, sdraiato ai piedi del suo padrone, senza tendere le orecchie, senza scuotere la coda…
- Che cosa! Corri, controlla chi c’e’?! Hai sentito?! Cane!"
Cho guardo’ il proprietario... poi la porta a vetri che conduceva al giardino...
Le sue guance si sollevarono leggermente, rivelando le zanne... All’improvviso, il barboncino balzo’ in piedi e, tra i guaiti, corse nella direzione opposta all’ingresso del giardino, dove scomparve in un corridoio buio...
….. “Prendi la sua cosa preferita… vai al cimitero dove e’ sepolta…
Prendi anche quello che ti abbiamo dato... Non mescolare niente... Metti la sua cosa in quello che ti abbiamo dato... il resto e’ nelle istruzioni... Passo dopo passo... segui le istruzioni... non mescolare niente e non dimenticare! Altrimenti non possiamo garantire il risultato!”
“Non ho combinato niente… niente… no… ho fatto tutto come… come mi e’ stato detto… tre giorni di preparazione… ho fatto tutto…”
Nick non riusciva piu’ a stare seduto sul divano. Balzo’ in piedi, spalanco’ la porta del giardino e corse lungo il sentiero di marmo bianco verso quello che sembrava essere il risultato delle sue speranze e aspettative... Era tutto quello che poteva fare!
OLIA!
Finalmente arrivo’ il mattino... Nebbioso... quasi lattiginoso, con un’aria densa che rendeva difficile respirare... almeno per alcuni, era difficile respirare...
E’ cosi’ difficile respirare... Nick stava li’ fermo come una colonna di sale, quello che aveva paura di non girarsi...
Voleva dissolversi in quella fitta nebbia magica... sembrava addirittura che vi si fosse dissolto da tempo...
Sembrava...
Sapeva dove andare... la porta era spalancata... L’uomo intorpidito e stanco morto aveva paura di muoversi... e osservava in silenzio con occhi infiammati un fenomeno tanto atteso e terribile...
Apparve sul sentiero di marmo bianco, bianca come se fosse fatta di marmo...
…entrarono in casa….
Un giovane di nome Nikita accese le candele (niente elettricita’ il primo giorno!) … Tutto come era stato detto… niente parole ancora… Niente tocchi…
Non puoi... non puoi... il primo giorno...
"E lei, non mi chiede niente? …il primo giorno"
"NO"
Rimasero seduti uno di fronte all’altra... in silenzio... per molto tempo... Le candele tremolavano, riflettendosi nei bicchieri di succo... Lui voleva abbracciarla... baciarla... chiederle: come sta?
COME STA?
Voleva chiamare sua moglie... che non vedeva da quegli eventi... o un amico... avrebbe capito... oppure...

COME STAI, MIA CARA?!

Olesya…
Spaventoso e solitario...
Lui capira’, amico mio... E lei? Capira’, mia cara Olya?
Nick osservo’ attentamente i lineamenti del suo viso... la mano dell’uomo stringeva forte il telefono... era spento, cosi’ dicevano le istruzioni...
Questo e’ quello che mi hanno detto di fare...
BENTORNATO!
"Sara’ se stessa?"
"Certo, altrimenti che senso avrebbe tutto questo?
Quello che e’ successo, non lo ricordera’, non preoccuparti…”
Non toccare... non maneggiare... non parlare... Si’. Anche lei tacera’... tacera’... PER ORA... IL PRIMO GIORNO...
Nikita chiuse gli occhi, ma… lo sentiva con tutto il suo essere, lo sentiva:
La ragazza sembrava un’ombra... Sembrava un’ombra... Passi impercettibili sul sentiero di marmo, come se non l’avesse toccata... i vestiti erano logori... rivelavano il corpo della ragazza a ogni passo che faceva... I suoi capelli, i suoi lunghi capelli biondi, erano raccolti sotto una cuffia bianca... Anche se non erano piu’ bianchi...
Olesya…
"Ho sperato... da quel momento, ho sperato... ecco perch;... non l’ho cremata... Mia moglie voleva la cremazione - "Fa freddo sottoterra", ha detto..."
FREDDO…

Fa cosi’ freddo...
Un freddo gelido invase il soggiorno... un odore stantio di terra umida e... paura mortale...
Nick guardo’ la ragazza alzarsi in silenzio e dirigersi verso quella che un tempo era stata la sua camera da letto.
E’ ancora la sua camera da letto. Nick ha cercato di dargli un aspetto vissuto, vivace, abitato...
“Va bene… domani sara’ presto, presto… e parleremo di tutto… Perch; e’ cosi’ spaventoso?!”

HO PAURA

"E’ stato quello che ho fatto?! Cosa succedera’? E sara’ cosi’?..»
"Non dire a nessuno cosa e’ successo... Cosa fare? Un consiglio: andatevene e sistematevi in un posto nuovo. Puoi dire a tua figlia che, ad esempio, ha avuto un incidente con sua madre... sua madre e’ morta e lei e’ appena uscita dal coma. Vuoi dimenticare tutto, ricominciare la tua vita... ecc. Scopritelo da soli...
E’ questo che volevi? - prendilo!
Tutto e’ conforme al contratto... Abbiamo completato l’ordine e non provate piu’ a contattarci."

LO VOLEVI? PRENDILO!

Buongiorno del secondo giorno! Oggi accadra’ tutto…parleremo! I biglietti in tasca... i documenti ci sono... tutto e’ fatto... Olesya Khauzer, Nikita Khauzer - figlia e padre...
Domani si parte...
Deve essere preparata... Nelle istruzioni c’e’ tutto... - Cosa dire nelle prime ore... come comportarsi...
Come …. Come spiegare tutto...
La colazione e’ pronta. Nick ha cercato di preparare tutto come prima...
Burro caldo sui cracker… mele… succo… caffe’…
Oliya..., la mia libellula preferita...
Sei tornato! Non sto dormendo?! O forse? Forse sono impazzito? Dov’e’ il confine tra realta’ e fantasia? Oh mio dio, no! Tutto e’ reale...
Comincio’ a frugare freneticamente nelle tasche della giacca elegante che aveva indossato per... per l’incontro, tanto atteso quanto spaventoso...
Si’, eccolo! Ricevuta di pagamento! Tutto e’ reale! Lascia che la ricevuta resti sul tavolo come collegamento con la realta’... Questa e’ lei, la mia ragazza... che dorme ancora... Non la svegliero’...
Scaldero’ l’olio quando si svegliera’... si’... si’..."
Si udi’ un rumore alla porta... Qualcuno stava girando una chiave nella serratura...
Oh no! Cos’e’ questo?
Nick si blocco’ per l’orrore... Chi e’ la’? Ora, oggi e’ il secondo giorno, un’altra ora da quando non puoi vedere nessuno tranne me... non puoi ancora dirlo a nessuno! E’ scritto cosi’...
- Ciao Nick... sono io, scusami se ti ho chiamato senza preavviso... ma il tuo telefono e’ sempre spento... ed ero preoccupato... Hai ragione, prendo il cane... Nick, cosa hai che non va?
L’uomo era in piedi in mezzo al soggiorno, con una mela in mano...
Sembrava sbalordito...
Il barboncino, che per tutto quel tempo era rimasto seduto sotto il tavolo senza dare alcun segno di vita, salto’ fuori e, abbaiando di gioia, salto’ intorno alla donna che era apparsa inaspettatamente...
"Avrei dovuto cambiare la serratura... Sono uno stupido... uno stupido... la serratura..."
- Che cosa ti succede, Nick? Sembri molto... molto male... Si’, allora me ne sono andato! Non potevo piu’... Non potevo... Continuavi a dire che avresti potuto riaverla... Continuavi a dirlo! Perch; non sei andato con me da uno psicologo?! Non posso farlo! Non posso!
La donna cammino’ rapidamente nel corridoio che conduceva alla loro camera da letto e... alla camera da letto... di sua figlia...
- Dove sono tutti i guinzagli? Prendo il cane e me ne vado. Cosa ti succede, Nick?
L’uomo, che si chiamava Nick, cadde in ginocchio e comincio’ a singhiozzare...
Era come se non riuscisse a respirare, ansimando con le sue labbra blu...
- Si’... si’... ho detto... ho detto... che posso... posso tornare... e l’ho fatto... aspetta un’ora... solo un’ora... e potrai vedere... vedrai tutto tu stesso...
- Oh mio dio... Nick...
- Sara’ possibile... c’era questa opzione... nelle istruzioni... se capisci, sarai in grado di capire... vorrai... non lo dirai a nessuno... si’... aspetta un’ora, solo un’ora... Spero che non si svegli prima... dopotutto, e’ stanca... molto stanca...
Lei e’ molto stanca
La donna, senza dire nulla, si lascio’ cadere sul divano, tra le cui braccia il marito aveva trascorso tante ore aspettando un miracolo.
- Nick... te l’ho detto...
- Tranquillo…! – L’uomo comincio’ improvvisamente a gridare... poi, abbassando la voce fino a un sussurro, comincio’ a chiacchierare, chinandosi verso l’orecchio della donna, che era rimasta sbalordita da tutto quello che stava accadendo...
- Ascolta attentamente... attentamente... So cosa sto facendo... Conosci il Voodoo? No, non interrompermi, annuisci e basta... Voodoo... Be’, questo non e’ Voodoo. Questo e’ piu’ grande e piu’ bello... Aspetta... Aspetta... siediti, visto che sei arrivato in un momento cosi’ inopportuno... Siediti e ascolta!
Ti ho aspettato per due mesi... e - nessuna notizia... nessun segno... due mesi - niente... nessuna notizia... nessuna chiamata... niente... non so nemmeno... sei venuto sulla tomba di tua figlia...? … ho portato li’ dei fiori bianchi… gigli…
Lei non gli rispose... alla fine, lui si stanco’ di parlare, di spiegare... di dimostrare... e la casa piombo’ nel silenzio...
Rimasero seduti in silenzio, senza guardarsi... senza accorgersi del tempo... Lei non sapeva cosa fare... Lui aspetto’... — "ora, passera’ un’ora, ora mezz’ora... e... possiamo... possiamo svegliare la mia ragazza! Darle da mangiare e da bere... pane con burro caldo, caffe’, succo di frutta...
mia cara...come stai?
Sai che papa’ ti ha riportato indietro? Ritornato dal luogo da cui non c’e’ ritorno! “Egli e’ tornato, contrariamente a tutte le regole e ai dogmi, contrariamente alla Bibbia e a tutti i libri sacri!”

TI HO RIPRESO!

- Penso che ora vada bene... ora andremo con te... ora vedrai tutto... Dove stai chiamando?! Non chiamare nessuno! E’ proibito! Dopo potrai chiamare chi vuoi! Piu’ tardi suoneremo tutte le campane!
Capisci?
Nick si alzo’ all’improvviso dal divano, si avvicino’ alla moglie e le prese la mano.
"E affinch; tu non dubiti che l’ho fatto, ecco una ricevuta di pagamento dei servizi... dice a cosa serve il pagamento", e mise un documento importante nella mano della donna confusa.
- Andiamo, l’ora e’ giunta!
La donna non oppose resistenza... guardo’ il marito in modo strano, come se lo esaminasse, come se lo vedesse per la prima volta... Nella sua mano stringeva meccanicamente il foglio che le era stato dato.
- Ascolta, aspetta, - la donna afferro’ il marito per la manica, - Devo dirti una cosa... Non volevo dirtelo... ma visto quanto e’ difficile per te... Te lo dico...
Nick sembrava ignaro di tutto e il fatto che sua moglie avesse parlato poco prima dell’evento della sua vita lo sconvolse. Era come se l’armadio gli parlasse...
- No... ascolta, Nick, questa e’ importante... e’ molto importante per noi... Sono incinta... e sono gia’ passati tre mesi... Dobbiamo accettare... dobbiamo lasciare andare tutto... lasciare andare Olesya... possiamo ricominciare a vivere come se fossimo di nuovo... noi...
Nick rimase sbalordito. "Di cosa sta parlando?!" ACCETTARE?! Lasciarsi andare? Olesya non serve piu’?... Vivere come se nulla fosse accaduto... E lo dice ora, quando rivedremo nostra figlia! Vivo e vegeto! Lei e’ impazzita... non io, e’ impazzita lei..."
Qualcuno busso’ alla porta... Alla porta che conduce alla strada dalla quale sua moglie era entrata di recente... e tanto tempo fa...
Le chiamate divennero insistenti e si trasformarono in bussare...
- Aprite, polizia! Aprite, o sfondiamo la porta...

Nick, guardandosi intorno come un ladro, si diresse in punta di piedi verso l’entrata e sbircio’ dallo spioncino...

“Aspetta,” sussurro’ alla moglie, “se ne andranno e potremo vederla…” All’improvviso si blocco’, fissando il tappeto davanti alla porta.
“Perch; stai calpestando cosi’?!” Hai portato della terra... Ho lavato tutto prima di tornare...
La donna apri’ la porta, lasciando il marito a fissare sbalordito il tappeto sporco.
Diversi agenti di polizia, tra cui donne, sono entrati nella casa di un uomo confuso e completamente esausto...
"Ciao", si presentarono con riluttanza, come se fosse gia’ ovvio chi fossero e come si chiamassero, "Guardate il telegiornale locale?" – chiese la poliziotta all’improvviso, senza dare spiegazioni, – A quanto pare no... altrimenti lo avresti gia’ saputo... e saresti venuto tu stesso da noi... Tuttavia, ci sono delle circostanze che ci hanno costretto a venire a casa tua... – E la poliziotta alzo’ la testa, come se fosse orgogliosa di cio’ che aveva detto...
- Che e’ successo? -Nick si lascio’ sfuggire qualcosa, soffocato dalle sue stesse parole...
"Cosa vogliono? In un momento del genere... dobbiamo farli uscire in fretta... in fretta... E se Olesya uscisse proprio adesso... Come posso spiegare tutto allora?!»
“Tesoro, Michelle, parla con le autorita’, devo andare via…” inizio’, ma la poliziotta interruppe il suo lento parlare.
- Fermare! E ascolta. Ieri sera c’e’ stato... come posso dirlo con gentilezza, visto che sei in lutto..., la tomba della tua defunta figlia e’ stata dissotterrata... e... il suo corpo e’ stato rubato...

- Non puo’ essere... Michelle, questo era il nome della moglie di Nick, cadde lentamente sul pavimento... - ... Lo sapevo... oh mio Dio... Nick...

- Cosa sapevi? Perch; non hai segnalato l’accaduto alle autorita’?! E tu fermati! Ti chiami Nikita Arturovich? Ci sono testimoni del rapimento... qualcuno stava bevendo nel cimitero e ha visto... Risponderanno per ubriachezza al cimitero... ma sono testimoni del rapimento... hanno visto il rapitore...

"Non capisco niente," mormoro’ Nick, cercando di indietreggiare verso il corridoio che portava alla camera da letto di sua figlia... "Non capisco niente... Quale cimitero?" Quali testimoni? Mia figlia e’ viva! Sta dormendo! Ecco la sua camera da letto...

Vuoi vedere? Andiamo, e’ gia’ possibile... - E Nick sussulto’ convulsamente, cercando con gli occhi l’orologio a muro - Si’, e’ possibile! Andiamo! - la sua voce passo’ da soffocata a forte e solenne!

La porta della camera da letto della ragazza si spalanco’ come un video riprodotto a bassa velocita’, e la tensione nell’aria rallento’ ogni movimento. Oppure... questo e’ cio’ che e’ sembrato a coloro che si trovavano in questa casa di fronte alla misteriosa camera da letto...

- Qui! – Nikita fece un gesto maestoso verso la stanza e il letto che si trovava al centro. - Mia cara, veniamo a trovarti... non aver paura... Come stai, mia cara?

Chi entrava si trovava di fronte a un’immagine tanto strana quanto terrificante...

In un abito di seta bianca, sommerso da fiori bianchi, giaceva una ragazza... o meglio, cio’ che restava di lei... I suoi capelli, bagnati e appiccicati insieme, erano adagiati su un cuscino bianco a forma di una specie di disegno... in ciascuna delle sue mani c’era una mela... intorno alla testiera del letto erano accese delle candele...
Sul tavolo basso c’era una cartolina con una scritta in grandi lettere ornate:

MIA OLIA... COME STAI, CARA?

La donna, che era la moglie dello sfortunato Nick, distolse meccanicamente lo sguardo e apri’ la mano su cui c’era una cosiddetta ricevuta di pagamento di qualche terribile rituale, come sosteneva il suo sfortunato marito. Lentamente, lettera per lettera, lesse cio’ che era scritto sul piccolo pezzo di cartone che giaceva nel palmo della sua mano:
"DUE BIGLIETTI PER LO ZOO"
E’ possibile tornare indietro nel tempo… e’ possibile riportare indietro cio’ che e’ passato?

POTERE…

L’HO FATTO!

TI HO RIPRESO!

La mia ragazza...

LA MIA OLIA...

COME STAI, MIA CARA?..

2025


Ðåöåíçèè